Immigrazione
Il modello inclusivo di Riace e la nostra identità costituzionale ed europea
Con le vicende delle navi Aquarius e Diciotti, il nostro Paese ha simbolicamente impresso una forte accelerazione al progetto di chiudersi nelle frontiere emotive del rifiuto e della paura, contribuendo al processo di disgregazione dell’Europa unita basato sulla riscoperta della sovranità nazionale e la sacralizzazione dei confini, e relegando chi si trova al di fuori di questi confini ad una umanità di seconda classe.
Il Paese ha così intrapreso un nuovo percorso che ci allontana dalla nostra identità costituzionale ed europea, fondata sul primato della persona e dei suoi diritti fondamentali. Decretando oggi la fine del modello di integrazione e di pacifica convivenza rappresentato da Riace, questo percorso prosegue verso il rifiuto dell’idea e del progetto di comunità che la nostra Costituzione costruisce sulla forza unificante dei principi di pari dignità, di eguaglianza e di solidarietà.
I cambiamenti irreversibili dell’identità democratica di un Paese e della sua collettività si avviano nell’assuefazione inconsapevole e silenziosa ai gesti di rottura con i suoi valori fondanti e con il vincolo sociale che nasce dalla loro condivisione.
Riteniamo per questo che sia oggi un dovere di tutti far sentire la propria voce e riaffermare il forte senso di appartenenza a quel progetto di società basato sull’eguaglianza emancipatrice e sulla solidarietà fra tutti gli individui che ci ha consegnato la nostra Costituzione.
Mariarosaria Guglielmi e Riccardo De Vito
Articoli Correlati
Elezioni per il rinnovo del Comitato direttivo centrale dell'Anm
INSIEME possiamo fare dell’Anm il luogo dove difendere la dignità, il prestigio, la libertà di ciascun magistrato
l’Associazione Nazionale Magistrati che verrà
Per un carcere umano e conforme alla Costituzione
Abbiamo scelto di essere magistrati per essere soggetti soltanto alla Costituzione e alla legge, non per diventare ossequienti e inchinati a qualche “alta magistratura” o a qualche altro potere
possiamo fare dell’Anm il luogo dove difendere la dignità, il prestigio, la libertà di ciascun magistrato
l’Associazione Nazionale Magistrati che verrà
Oltre la modestia etica: per la costruzione di una cultura della discrezionalità trasparente
Abbiamo scelto di essere magistrati per essere soggetti soltanto alla Costituzione e alla legge, non per diventare ossequienti e inchinati a qualche “alta magistratura” o a qualche altro potere
possiamo fare dell’Anm il luogo dove difendere la dignità, il prestigio, la libertà di ciascun magistrato
Le candidate e i candidati della lista di Magistratura democratica alle elezioni del CdC Anm
In difesa della Costituzione
Procedono a ritmo spedito i lavori parlamentari per demolire l’attuale modello costituzionale di giurisdizione.