Carcere
Articolo comparso su "Il Manifesto" del 15 agosto 2023
Dentro le mura devono entrare i diritti. Non servono più spazi, ma più operatori
di Riccardo De Vito
Universo recluso Un carcere con una media di un funzionario giuridico-pedagogico ogni 71 detenuti, con picchi di un educatore ogni 379 non può conoscere le persone, prenderle in carico con efficacia
Editoriale
Ordine pubblico democratico
di Simone Silvestri
In questi giorni le notizie di cronaca hanno riportato una serie di episodi che richiamano la nostra attenzione sull’uso legittimo della forza pubblica e sul concetto di ordine pubblico.
“Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni”(Dostoevskij)
La Casa Circondariale di Napoli Poggioreale “Giuseppe Salvia”
Esecutivo di Magistratura democratica
Il luogo di detenzione non è solo quello dove un individuo deve scontare la sua pena, ma un luogo dove, come ci insegna la Costituzione, bisogna predisporre tutti gli strumenti idonei per offrire, a chi ha sbagliato, nuove possibilità di reinserimento sociale, al fine di scongiurare che ritorni a delinquere e per tutelarne sempre la dignità e la salute psicofisica.
Carcere
Il Dap: una realtà complessa
di
Carlo Renoldi
Consigliere della Corte di Cassazione, già Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria è una realtà estremamente complessa, senza eguali rispetto alle altre articolazioni del Ministero della Giustizia: sia per il suo enorme budget, pari a oltre 3 miliardi e 200 milioni di euro, pari a circa metà dell’intero bilancio ministeriale; sia per l’elevato numero di unità di personale, oltre 45.000, cui si aggiungono le circa 56.000 persone oggi detenute; sia per il numero di strutture penitenziarie, poco meno di 200, alcune delle quali, per dimensioni, sono vere e proprie piccole città; sia per la varietà delle interrelazioni con altre amministrazioni, centrali e locali, su temi cruciali per gli equilibri del sistema penitenziario (salute, lavoro, formazione, assistenza sociale); sia per le implicazioni politiche che riguardano il discorso pubblico sulla pena e sul carcere e per un’attenzione mediatica in genere rivolta a cogliere i segnali di pericolo che provengono da una realtà avvertita come minacciosa, quasi mai a tentare un’analisi razionale dei problemi e delle possibili soluzioni, rispetto a cui vi è una coazione a ripetere slogan ideologici e spesso privi di qualunque aggancio con il mondo reale.
Chi è cosa. Chi pensa cosa
La conversione in legge del decreto no vax/ergastolo/rave
a cura di Magistratura democratica
L’interpretazione della legge passa anche attraverso l’esame, quando è necessario, dei lavori preparatori. Non è quello che intendiamo fare qui, proponendo brevi estratti degli interventi per dichiarazione di voto alla Camera dei Deputati sulla fiducia posta dal Governo sul “decreto No vax/rave/ergastolo”. Ma crediamo che la lettura, sia pure per sintetico estratto, di ciò che i rappresentanti dei diversi partiti hanno detto, consenta a tutti di vedere “chi è cosa” e “chi pensa cosa”.
Carcere
Report visita al Carcere di Sollicciano
Esecutivo di Magistratura democratica
Il carcere è uno dei luoghi in cui un paese democratico misura il suo tasso di aderenza ai diritti universali dell’uomo.
È il fulcro in cui l’uso della forza, regolato dallo Stato nel processo, cerca il suo più difficile equilibrio con l’umanità del trattamento sanzionatorio e con la risposta rieducativa che la Costituzione affida alle pene.
I fatti di Santa Maria Capua Vetere
L’ennesimo tradimento della democrazia
di Esecutivo nazionale di Magistratura democratica
Le immagini dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ci richiamano alla necessità di porre al centro della riflessione i temi della tortura, della violenza di polizia e dell’uso eccessivo della forza da parte chi detiene il monopolio della violenza. Nella convinzione che, in questo campo, la prevenzione degli abusi passi anche attraverso una ri-costruzione culturale, politica e simbolica del concetto di "ordine pubblico", oltre che per un serio ripensamento dei modelli organizzativi delle agenzie di polizia.
venerdì 12 marzo 2021, ore 16:00/18:00
Trattamento rieducativo e giustizia riparativa: per una nuova penalità
Webinar organizzato da Sezione di Firenze di Magistratura democratica
A partire dalle ore 16:00 di venerdì 12 marzo 2021, su piattaforma Zoom, si è tenuto il Webinar organizzato dalla Sezione di Firenze di Magistratura democratica, dedicato ai temi del Trattamento rieducativo e della giustizia riparativa.
Il carcere, il virus e noi
Per una penalità umana, diversa e differenziata
di
Riccardo De Vito
Presidente di Magistratura democratica
Anche nell’attuale situazione di grave crisi sanitaria restano numerosi i detenuti che scontano pene irrisorie, non potendo accedere ad alternative al carcere soltanto perché privi di risorse, a partire da un’abitazione. Queste condizioni di marginalità sociale, troppo frequenti nel carcere, impongono di immaginare una penalità diversa e differenziata, a partire dalla struttura dei reati e dalle ipotesi di sanzione, per arrivare a modelli penitenziari alternativi alla prigione. Rispondere solo con le parole "più carcere" e "più carceri’" significa, infatti, chiudere gli occhi davanti ad una realtà, qual è quella attuale, che troppo spesso vede le prigioni soltanto come luoghi per immagazzinare corpi, senza concrete e realistiche possibilità di risocializzazione.
Carcere e coronavirus
Sulle scarcerazioni non ci siamo pentiti
intervista di
Riccardo De Vito
Presidente di Magistratura democratica
Riccardo De Vito, presidente di Magistratura democratica: "Purtroppo la prigione, da un punto di vista oggettivo, realizza ancora una funzione di 'smaltimento' della povertà colpevole. Molti poveri, non necessariamente stranieri, sono tagliati fuori da tutto. È necessario creare dimore sociali e favorire l’ulteriore finanziamento di un progetto della Direzione generale dell’esecuzione penale esterna e di Cassa Ammende, finalizzato a trovare risorse e posti per i senza fissa dimora. Chissà che dalla positiva sperimentazione del progetto non possa uscire una diversa filosofia della pena e dei luoghi di espiazione".
Europa e coronavirus
Emergenza sanitaria in carcere: l'appello al Consiglio d'Europa
di Esecutivo di Magistratura Democratica
Il Consiglio d’Europa, nell'attuale situazione di grave crisi sanitaria, deve dare impulso a politiche che possano portare a una rapida riduzione del numero dei detenuti. A tutela dei diritti fondamentali di questi ultimi e della salute pubblica
Carcere e coronavirus
Non aspettare
di Esecutivo nazionale di Magistratura democratica
Ridurre subito le presenze all’interno del carcere, anche alleggerendone la pressione dall’esterno: soltanto in questo modo il rischio di contagio potrà essere seriamente fronteggiato. Per tutelare, oggi, la salute dei detenuti e garantire così, un domani, la sicurezza dei cittadini
Ergastolo ostativo e CEDU
“Nessuno si salva da solo...”
intervista di
Stefano Musolino
Segretario nazionale Md
Stefano Musolino, membro dell’Esecutivo nazionale di Md: “la Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che l’ergastolo ostativo previsto dal nostro ordinamento penitenziario è contrario al principio della dignità umana e viola l'art. 3 della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo”