Liliana Segre. La memoria contro i veleni
Nel 2018 ricade l’80° anniversario dell’approvazione delle leggi razziali fasciste. Sulla stampa si rincorrono dichiarazioni sull’attualità politica e sulla sostenibilità scientifica del concetto di razza.
Per avere chiaro l’orrore di quella parola è necessaria la memoria di persone come Liliana Segre, deportata all’età di quattordici anni dal binario 21 della Stazione centrale di Milano al campo di Auschwitz-Birkenau. Fu una dei pochi bambini italiani deportati a salvarsi.
La sua nomina a senatrice a vita, il 19 gennaio 2018, è il miglior antidoto ai veleni in circolazione.
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