Liliana Segre. La memoria contro i veleni
Nel 2018 ricade l’80° anniversario dell’approvazione delle leggi razziali fasciste. Sulla stampa si rincorrono dichiarazioni sull’attualità politica e sulla sostenibilità scientifica del concetto di razza.
Per avere chiaro l’orrore di quella parola è necessaria la memoria di persone come Liliana Segre, deportata all’età di quattordici anni dal binario 21 della Stazione centrale di Milano al campo di Auschwitz-Birkenau. Fu una dei pochi bambini italiani deportati a salvarsi.
La sua nomina a senatrice a vita, il 19 gennaio 2018, è il miglior antidoto ai veleni in circolazione.
Articoli Correlati
Eventi
Registrazione Seminario - La riforma della giustizia civile
SEMINARIO, 15 novembre 2024 ore 15:30
La tutela delle persone, dei minori e delle famiglie: dal Tribunale per i minorenni al Tribunale delle persone, dei minorenni e delle famiglie.
La modifica al Testo unico sulla dirigenza giudiziaria
Per una vera autoriforma della magistratura
È in corso davanti al Plenum del Csm la discussione sulle modifiche da apportare al Testo Unico sulla dirigenza giudiziaria.
Il tema della dirigenza giudiziaria, negli anni, ha modificato profondamente la fisionomia del governo autonomo della magistratura e, purtroppo non di rado, la stessa percezione che alcuni magistrati hanno del loro ruolo.
Comunicati
La straordinaria necessità e urgenza di impedire ai magistrati di partecipare alle riflessioni giuridiche
Scriveva Piero Calamandrei: «sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una fazione, di essere al servizio della fazione contraria».