MEDEL
Dichiarazione di Santiago: l’impegno per promuovere la parità di genere
Oggi, nella dimensione europea, disponiamo del quadro normativo necessario per attuare le politiche sulla parità di genere.
Si tratta di un quadro che supporta la creazione di organismi e di progetti per realizzare la parità, sotto l’impulso di reti di giuriste donne i cui scopi vanno oltre il settore legale e sono suscettibili di avere una più larga ripercussione nella società.
Questo è il momento in cui MEDEL, in quanto associazione progressista, deve impegnarsi a promuovere misure volte a sradicare le disuguaglianze strutturali e sistemiche che incidono sull’amministrazione della giustizia e, in quanto soggetto partecipe degli sviluppi del sistema, a dare impulso e ad accompagnare i cambiamenti necessari nelle norme di funzionamento e d’organizzazione, nelle condizioni di lavoro e nelle relative responsabilità nei carichi di lavoro, nella progressione professionale, nella valutazione dei requisiti di merito, e nel linguaggio giuridico.
I giudici e i pubblici ministeri hanno la responsabilità di amministrare la giustizia sapendo che esistono ancora disparità tra uomini e donne nella società e che gli stereotipi devono essere scardinati, anche all'interno della magistratura.
Abbiamo la responsabilità di valutare l'impatto positivo che qualsiasi tipo di intervento professionale può avere sulle donne.
Questo è il momento dell’impegno. Siamo responsabili dell'eredità che lasceremo alle generazioni future e non possiamo e non dobbiamo rimandare questo nostro compito.
Santiago de Compostela, pubblicata il 23 novembre 2019
Articoli Correlati
Elezioni per il rinnovo del Comitato direttivo centrale dell'Anm
INSIEME possiamo fare dell’Anm il luogo dove difendere la dignità, il prestigio, la libertà di ciascun magistrato
Eventi
LA FORMAZIONE come GARANZIA di INDIPENDENZA della MAGISTRATURA
Venerdì 24 gennaio 2025 - Ore 14.30 - 18.00
Palazzo di Giustizia di Firenze, aula della Corte d'Appello Sezione Lavoro, Piano 2
l’Associazione Nazionale Magistrati che verrà
Per un carcere umano e conforme alla Costituzione
Abbiamo scelto di essere magistrati per essere soggetti soltanto alla Costituzione e alla legge, non per diventare ossequienti e inchinati a qualche “alta magistratura” o a qualche altro potere
possiamo fare dell’Anm il luogo dove difendere la dignità, il prestigio, la libertà di ciascun magistrato