Intervista Canepa
"Veti e accordi al ribasso sul Csm no a giochi politici"
*intervista pubblicata su "La Repubblica" del 14 settembre 2014
ROMA - Anche i magistrati trattano per la vicepresidenza del Csm? «Lo escludo decisamente. Queste insinuazioni fanno male al dibattito istituzionale. Siamo preoccupati per questo ritardo e per i veti reciproci e gli accordi al ribasso». Anna Canepa, segretaria di Magistratura democratica, manifesta il suo sconcerto sulla trattativa per Csm e Consulta.
E vero o no che proprio voi di Md state mettendo un veto sulla vice presidenza del Pd Legnini? «Assolutamente no. Non sappiamo ancora chi saranno i consiglieri laici eletti. Solo quando la compagine sarà completa il plenum potrà votare e deciderà chi potrà ricoprire al meglio questo importante ruolo. Non vi sono pre-clusioni».
Non ponete neppure condizioni che potrebbero escludere il candidato che viene direttamente dal governo Renzi?
«Chiunque si candidi alla vicepresidenza dovrà garantire l'indipendenza della magistratura e avere consapevolezza del ruolo costituzionale del Csm».
La politica non può dirvi chi dovete votare? «Ma che domanda mi sta facendo? Noi siamo magistrati e scegliamo in piena autonomia come abbiamo sempre fatto».
Sia sincera, che impressione le ha fatto sentire che il Pd ha indicato il nome del vicepresidente? «È prassi che chi propone i propri candidati ritenga idoneo per il vertice uno di questi. Poi i consiglieri eletti valuteranno il profilo più idoneo da scegliere».
Da cittadina come giudica questo ritardo e il metodo spartitorio per selezionare i candidati dopo le accuse fatte a voi per il correntismo?
«Noi abbiamo innovato profondamente il metodo di selezione dei candidati attraverso le primarie. Quello che sta accadendo riguarda da esclusivamente la politica. Nulla di nuovo sotto il sole. Peccato».
Dopo la riduzione delle ferie e gli slogan di Renzi nei vostri confronti come giudicail comportamento del Pd?
«Come tutti i cittadini abbiamo riposto grande speranza nella nuova stagione. È una grande occasione per il Paese. Il problema non sono le ferie. I tribunali sono sempre aperti. I magistrati sono di turno e depositano sentenze anche ad agosto. Sarebbe stato meglio discuterne, avremmo potuto contribuire in modo costruttivo. Quanto ai toni usati, non guardano al futuro, ma richiamano il passato».
(14/09/2014)
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