Intervento di Diego Loveri

Ringrazio dell’invito a partecipare al XXII Congresso di Magistratura democratica Mariarosaria Guglielmi segretaria generale di Md e Riccardo De Vito presidente di Md e porgo il saluto con un augurio per i lavori congressuali da parte di Avvocatura Democratica-AD e di Unità Democratica Giudici di Pace. In questa occasione ritengo che sia necessario illustrare la recente storia di “Avvocatura democratica” nata da una idea che veniva proprio da Unità democratica giudici di pace in seguito alla legge Orlando sulla riforma della magistratura onoraria.

“Avvocatura Democratica “non è solo la prosecuzione dell’associazione Unità democratica giudici di pace, che continua ad esistere e a collimare con Md, ma nasce soprattutto dalla necessità di costituire un’associazione di avvocati autonoma e pluralista che persegue i fini esclusivi del rispetto dei principi dello Stato di diritto democratico, della solidarietà sociale umana civile culturale e di ricerca etica, rivolto ad una reale parità di genere ed al contrasto della violenza fisica e morale, anche di genere, dell’ingiustizia, alla consapevolezza dell’importanza del ruolo dell’avvocato e del giurista ,per l’applicazione delle convenzioni dei diritti dell’uomo e nella tutela delle libertà fondamentali, dei diritti delle minoranze, dei diritti degli immigrati, dei meno abbienti, dei più deboli, degli emarginati, per la rimozione delle discriminazioni di qualsiasi tipo, per la democratizzazione dell’avvocatura, del suo accesso e delle condizioni di esercizio della professione, anche all’interno delle istituzioni forensi nazionali, del suo diritto alla libertà di riunione e di azione collettiva per la promozione della cultura giuridica democratica degli avvocati e giuristi di diversi paesi attraverso lo scambio di informazioni e lo studio di argomenti comuni e per la rappresentatività degli avvocati in organismi istituzionali. Avvocatura democratica nasce da Unità democratica giudice di pace in quanto avvocati progressisti nati dai giudici di pace progressisti che dal 2008 sono stati criticati ed accusati di voler fare politica per candidarsi nelle liste elettorali ed invece a candidarsi nelle liste elettorali sono stati soltanto coloro che criticavano Udgdp.

È necessario un confronto tra avvocati e giudici come illustrato anche nella relazione della segretaria generale Guglielmi e crediamo noi di Avvocatura Democratica-AD che vi sia una base comune nel principio della difesa della Costituzione Italiana e della sua attuazione. Noi siamo per la non separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici.

E nella Costituzione italiana è prevista una tutela dell’immigrazione mentre in Italia la situazione attuale ha visto una escalation di provvedimenti legislativi limitativi delle libertà riconosciute dalla nostra costituzione e dalla convenzione europea dei diritti dell’uomo, così come l’abolizione della cosiddetta protezione umanitaria per la concessione dei permessi di soggiorno per i richiedenti asilo e per i rifugiati così come il prolungamento del periodo di massimo trattenimento dei cittadini di paesi terzi irregolari ed espulsi nei centri di permanenza per i rimpatri da 90 a 180 giorni o 210 giorni facendo rievocare il timore che si possa tornare addirittura ai 18 mesi di alcuni anni fa.

Le prospettive future con l’accrescersi delle involuzioni dei populismi e delle affermazioni della politica conservatrice nelle recenti elezioni amministrative dell’Abruzzo e della Sardegna pongono una serie di problemi anche in materia di immigrazione.

I siti web di avvocaturademocratica.it e di unitademocraticagiudicedipace.it rappresentano il tentativo di pubblicizzare ed animare il dibattito sui temi della difesa dei più deboli e degli emarginati in una società sempre più discriminante ed ingiusta.

Riteniamo eccezionale la relazione della segretaria generale Guglielmi e molto validi i documenti dei gruppi di Md in quanto condivisibili anche con una visione democratica dell’avvocatura e della magistratura onoraria.

Occorre contrastare l’attacco costante a magistratura democratica da parte di coloro che diffondono fake news sull’appartenenza di tutti i magistrati, che svolgono indagini sui rappresentanti politici o governativi, ad una sola componente dell’associazione nazionale magistrati e inopinatamente indicano magistratura democratica mentre in realtà intendono solo distrarre l’attenzione pubblica dal mancato rispetto delle leggi, della costituzione e dei principi fondamentali dei diritti dell’uomo.

Sui temi del XXII Congresso di Md “Il giudice nell’Europa dei populismi - Dalla parte dei sommersi” vi è da dire che l’esordio di ieri a Borgo Hermada in provincia di Latina nel tempio dei Sikh è stato particolarmente coinvolgente e sintomatico di una situazione grave di sfruttamento di lavoratori cittadini di paesi terzi immigrati in Italia che prosegue da anni, costringendoli a ritmi lavorativi in condizioni disumane con salari da elemosina alloggiati, per modo di dire, in luoghi indicibili.

Anche a Modena in un precedente congresso di Md furono trattati i temi dell’immigrazione ed indimenticabili furono i lavori congressuali alternati a spettacoli sui drammi degli immigrati, che morivano nel Mediterraneo, ma che non ricevevano dai social e dalle tv di allora alcuna eco proprio perché sommersi. E noi denunciammo in quell’occasione congressuale di Md che nei Cie italiani (attuali Cpr) le percentuali di convalide dei giudici di pace dei trattenimenti dei cittadini dei paesi terzi irregolari ed espulsi raggiungevano oltre il 90 per cento, per arrivare a circa il 99 per cento delle proroghe dei trattenimenti, mentre i respingimenti dei ricorsi avverso le espulsioni oltrepassavano l’80 per cento. Fu tentato dal governo di centro sinistra nel 2007, con un decreto legge, di trasferire la competenza per l’immigrazione dai giudici di pace ai giudici professionali, ma, dopo 60 giorni, decadde e non fu più convertito in legge, per cui la situazione tornò ad essere critica .Per questo motivo nel sito di Udgdp (unica tra tutte le associazioni di gdp) in tutti questi anni abbiamo pubblicato e pubblichiamo ancora servizi ed articoli sull’immigrazione per richiamare l’attenzione di coloro che svolgono le delicate funzioni giurisdizionali in materia al rispetto della Costituzione, della Convenzione dei diritti dell’uomo e della normativa europea sull’immigrazione. Sullo stato di diritto e sulle pulsioni demagogiche e populiste vi è molto da dire ma per non occupare ulteriore tempo concludiamo per affermare che noi siamo con voi perché possiate continuare come Magistratura Democratica con passione ed entusiasmo a far crescere sempre più nella magistratura tutta e nel paese la cultura costituzionale per il rispetto dei diritti dell’uomo e per la solidarietà con i più deboli ed i sommersi.

Buon Congresso