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Editoriale
La Via Maestra - Insieme per la Costituzione
Gruppo comunicazione di Magistratura democratica
Magistratura democratica partecipa alla manifestazione nazionale del prossimo 7 ottobre 2023 denominata La Via Maestra - Insieme per la Costituzione.
Festa della Liberazione
Perché il 25 aprile ci è indispensabile
di Esecutivo nazionale di Magistratura democratica
Da sempre il senso di questa ricorrenza va oltre la volontà di ricordare la Liberazione dal nazifascismo. Ribadire la forza di principi fondamentali quali la libertà e la giustizia è una necessità ed un momento di “ricostruzione”, che passa anche dalla condivisione di valori, e da una giornata che li celebri.
Materiali per la Costituzione
Sulla morte di De Gasperi
narratore: Michele Marciano
La morte di Alcide De Gasperi (Pieve Tesino, 3 aprile 1881 – Borgo Valsugana, 19 agosto 1954) nel ricordo di Michele Marciano, all'epoca giovane militante comunista.
Voce di dizionario costituzionale
L'articolo 36 della Costituzione
narratrice:
Rita Sanlorenzo
magistrato
"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi."
Voce di dizionario costituzionale
L'articolo 105 della Costituzione
narratrice:
Mariarosaria Guglielmi
magistrato - segretaria generale di Magistratura democratica
"Spettano al Consiglio superiore della magistratura, secondo le norme dell'ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati"
Voce di dizionario costituzionale
L'articolo 2 della Costituzione
narratore:
Giuseppe Battarino
magistrato
"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale"
Il carcere, il virus e noi
Per una penalità umana, diversa e differenziata
di
Riccardo De Vito
Presidente di Magistratura democratica
Anche nell’attuale situazione di grave crisi sanitaria restano numerosi i detenuti che scontano pene irrisorie, non potendo accedere ad alternative al carcere soltanto perché privi di risorse, a partire da un’abitazione. Queste condizioni di marginalità sociale, troppo frequenti nel carcere, impongono di immaginare una penalità diversa e differenziata, a partire dalla struttura dei reati e dalle ipotesi di sanzione, per arrivare a modelli penitenziari alternativi alla prigione. Rispondere solo con le parole "più carcere" e "più carceri’" significa, infatti, chiudere gli occhi davanti ad una realtà, qual è quella attuale, che troppo spesso vede le prigioni soltanto come luoghi per immagazzinare corpi, senza concrete e realistiche possibilità di risocializzazione.
Carcere e coronavirus
Sulle scarcerazioni non ci siamo pentiti
intervista di
Riccardo De Vito
Presidente di Magistratura democratica
Riccardo De Vito, presidente di Magistratura democratica: "Purtroppo la prigione, da un punto di vista oggettivo, realizza ancora una funzione di 'smaltimento' della povertà colpevole. Molti poveri, non necessariamente stranieri, sono tagliati fuori da tutto. È necessario creare dimore sociali e favorire l’ulteriore finanziamento di un progetto della Direzione generale dell’esecuzione penale esterna e di Cassa Ammende, finalizzato a trovare risorse e posti per i senza fissa dimora. Chissà che dalla positiva sperimentazione del progetto non possa uscire una diversa filosofia della pena e dei luoghi di espiazione".