Simone Spina
Candidato alle elezioni per il rinnovo del Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati
26 - 27 - 28 gennaio 2025
Perchè Md, le mie idee
Giudice del Tribunale di Siena
Sono nato a Roma nel 1988 e sono stato nominato magistrato con d.M. 7 febbraio 2018.
Da inizio aprile 2019 ho preso servizio presso la mia prima sede, il Tribunale di Siena, dove ho sempre svolto funzioni di giudice penale e dove, dal mese di settembre 2021, presiedo anche il secondo collegio penale.
Prima di entrare in magistratura, durante il corso di dottorato di ricerca, ho collaborato con la cattedra di Filosofia del diritto di Luigi Ferrajoli presso l’Università degli studi "Roma Tre", dove ho anche svolto incarichi di didattica e insegnamento nell’ambito dei corsi di Filosofia del diritto e di Logica e argomentazione giuridica.
Sin dall’ingresso in magistratura ho scelto di impegnarmi attivamente nell’associazionismo giudiziario: dal 2018 al 2022 sono stato così eletto nel Consiglio nazionale di Magistratura democratica e, per due bienni consecutivi, sono stato componente del Comitato esecutivo di Magistratura democratica.
Ho sempre creduto che l’indipendente esercizio della giurisdizione, assicurando nelle sue varie forme e articolazioni la tutela dei diritti e della legalità, così come la tenuta stessa del nostro stato di diritto, rappresenti una dimensione essenziale della democrazia.
Per questo ritengo che il primo e irrinunciabile compito dell’Anm sia di operare a difesa dell’indipendenza della giurisdizione tutta e a sostegno della democratizzazione dell’ordine giudiziario e della magistratura intera, promuovendo con ogni azione possibile l’uguaglianza tra i magistrati, quale principale condizione della loro indipendenza interna.
Ho sempre guardato all’Anm quale componente essenziale, attiva e indispensabile del dibattito democratico sulla giustizia, all’interno del nostro paese. Un’Associazione dunque protagonista nel e del dibattito democratico sulla giustizia, in grado di trasmettere all’opinione pubblica, anche con rinnovate forme e modalità comunicative, le ragioni alla base di quel fondamentale e prezioso bene, per l’effettività dei diritti di tutti, costituito dalla garanzia di un giudice e di un pubblico ministero entrambi indipendenti e ciascuno di essi mosso dalla sola aspirazione di offrire, alle domande di giustizia dei cittadini, risposte elaborate sul metro della legge e delle promesse sancite dalla Costituzione repubblicana.
Dall’Anm mi aspetto un rinnovato impegno nel far ritrovare la magistratura unita intorno al modello di giurisdizione e alla visione della giustizia che ci sono stati consegnati dalla Costituzione, così come mi attendo una difesa, strenua e incondizionata, da ogni tentativo di demolire questa visione e quel modello: nella consapevolezza di come, essendo stati concepiti l’uno e l’altra per garantire al massimo grado i diritti delle persone, la difesa dei diritti di tutti e ciascuno non può che passare per la difesa di quel modello e di quella visione.
Di qui, la decisione di dare il mio contributo e mettere a disposizione il mio impegno, per la magistratura, in questo grave e delicato passaggio.
- Intervento all'Assemblea generale Anm, 15 dicembre 2024
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- I numeri dell'in-Giustizia: vuoti di organico e responsabilità della politica, 1° marzo 2023