Documento della Sezione di ReggioCalabria
Intendiamo ringraziare l’intero Esecutivo nazionale per la lucida lettura della fase politica e le vivaci intuizioni che ne hanno sorretto l’azione, facendo ancora di Md un interlocutore antagonista e resiliente del dibattito politico e giuridico nazionale, a tutela dei diritti costituzionali e delle ragioni dei più deboli ed emarginati.
Crediamo che di questo ci sia ancora bisogno e che, perciò, a questo Md non possa rinunciare.
Notiamo, anzi, come la magistratura più giovane con la quale ci confrontiamo nel nostro distretto, mostri di apprezzare questa capacità d’interlocuzione di Md e che questo dia linfa alla tensione morale che muove i loro primi approcci all’associazionismo. Per quella che è la nostra esperienza locale, possiamo dire che molti di loro si sono avvicinati ad Area, perché in questa c’era la voce di Md.
In questi anni abbiamo investito la gran parte delle nostre risorse personali e di gruppo per la costruzione di AreaDG. Continuiamo a ritenerla il nostro orizzonte, ma in un contesto inclusivo in cui Md possa e debba avere voce, specie sul tema dei diritti. AreaDG deve continuare ad essere una «…associazione plurale, che comprende persone e gruppi, con la loro identità ed autonomia…», come recita la Carta dei Valori, capace di rappresentare in sede associativa e consiliare l’intera magistratura progressista ed in questa il gruppo di Magistratura democratica.
Non riteniamo possibile individuare delle regole rigide che governino l’interlocuzione tra i due gruppi. Riteniamo, piuttosto, che il prossimo Congresso debba dare mandato al futuro Esecutivo, affinché garantisca l’incisiva e tempestiva capacità d’intervento di Magistratura democratica nel dibattito sul tema dei diritti, verificando la possibilità di un proficuo coordinamento con la dirigenza di AreaDG.
Siamo certi che le due dirigenze avranno l’intelligenza discretiva che serve a garantire la necessaria unità della magistratura progressista, salvaguardando in questa la capacità di Magistratura democratica di esprimere, a tutto tondo, la sua peculiare visione prospettica. Di questo si gioverà AreaDG, nella quale e per la quale Magistratura democratica deve, alacremente, operare, continuando ad investire le risorse e le energie necessarie a rendere sempre più solido questo caleidoscopico progetto associativo. AreaDG deve essere un gruppo aperto e poliedrico, ma Md non deve smettere di impegnarsi, affinché AreaDG sia capace di esprimere una dirigenza autorevole e carismatica che – come sta facendo quella attuale – deve essere sostenuta negli sforzi, volti ad anestetizzare il ruolo dei potentati regionali e degli individualismi che ne offuscano le prospettive future. Come AreaDG ha bisogno di Md, così Md ha bisogno di AreaDG; questa consapevolezza e lucida abilità di investire i nostri molti talenti in funzione della migliore capacità dei due gruppi di fronteggiare le difficili stagioni a cui andiamo incontro, è la scommessa politica di cui vogliamo investire la prossima dirigenza.
Reggio Calabria, 19 febbraio 2019