
I temerari
Un anno fa, nel luglio 2022, iniziava il lavoro collettivo dei candidati di Magistratura democratica al CSM: Mimma Miele, Anna Mori, Elisabetta Tarquini, Lello Magi, Valerio Savio, Gaetano Campo, Paolo Ramondino.
Un anno fa, nel luglio 2022, iniziava il lavoro collettivo dei candidati di Magistratura democratica al CSM: Mimma Miele, Anna Mori, Elisabetta Tarquini, Lello Magi, Valerio Savio, Gaetano Campo, Paolo Ramondino.
Magistratura democratica è tornata a presentare propri candidati alle elezioni del CSM, dopo molti anni in cui ha contribuito in maniera decisiva all’elezione dei rappresentanti di AreaDG.
Paolo Ramondino sintetizza i temi sensibili che l’istituzione del tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, imporrà di affrontare.
Valerio Savio affronta il tema della crisi del Consiglio superiore della magistratura, invitando ad una difesa dell’Istituzione attraverso una consapevole partecipazione.
Il Consiglio nazionale di Magistratura democratica era chiamato a decidere sui possibili apparentamenti fra i candidati alle elezioni del CSM per i collegi territoriali giudicanti.
Raffaello Magi affronta la “questione tabellare” nella prospettiva del benessere organizzativo, da intendere non come rituale enunciazione ma come elemento di costruzione, negli uffici giudiziari, di una comunità.
Anna Mori affronta il tema delle caratteristiche essenziali del lavoro giurisdizionale, poste a confronto con richieste di “performance” e derive aziendalistiche.
Gaetano Campo ci parla della complessità del lavoro giurisdizionale, che richiede al magistrato una dimensione collettiva e di confronto, opposta rispetto alle derive verso l’isolamento o verso la ricerca di personale visibilità.
Domenica Miele parla del lavoro in Consiglio giudiziario e del senso della rappresentanza istituzionale dei magistrati.
Sono stati presentati, nel corso di una conferenza stampa presso la Fondazione ‘Lelio e Lisli Basso’ a Roma, i candidati di Magistratura democratica per le prossime elezioni dei membri togati del Consiglio Superiore della Magistratura (domenica 18 e lunedì 19 settembre 2022).
Sono entrata in Magistratura nel 1989; ero attratta da questo percorso anche perché ho sempre creduto che in un ordinamento democratico fondato su una Carta Costituzionale che vede il principio
Noi crediamo nella magistratura, nella sua capacità di auto-rigenerarsi e di dare risposte adeguate a quelle sfide. Il metodo di politica giudiziaria che ci piacerebbe contrassegnasse il prossimo CSM crediamo
Sono in Magistratura dal 1987, la professione che ho scelto e che sceglierei ancora (ma mi sarebbe piaciuto fare il giornalista). Ho sempre e solo lavorato in primo grado: pretore
Ho seguito i miei ideali entrando in magistratura nel 1999. A Reggio Calabria sono stato giudice dibattimentale e componente del Tribunale del riesame e della Sezione misure di prevenzione; a
Sono in magistratura dal 1986: sono stata pretore mandamentale poi pretore circondariale; giudice tutelare e magistrato coordinatore della sezione distaccata di Afragola; giudice monocratico e collegiale a Napoli; giudice monocratico
Sono magistrato dal 1993. Ho lavorato sino al 2012 al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con funzioni di componente del collegio penale, Gip, giudice a latere in Corte di
Sono entrato in magistratura nel 1985. Ho sempre lavorato in Veneto, come pretore, poi giudice di tribunale a Padova e Vicenza, poi per sei anni consigliere della sezione lavoro della
Elisabetta Tarquini parla di violenza sulle donne: non solo un problema criminale ma un problema sociale. E – anche – una questione di linguaggio.
c/o Associazione Nazionale Magistrati, Palazzo di Giustizia
Piazza Cavour 00193 – Roma
C.F. 97013890583
md@magistraturademocratica.it
stampa@magistraturademocratica.it
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