Comunicati

Il sollecito di Mattarella


La dirigenza di Magistratura democratica guarda con rispetto e attenzione alle indicazioni che il Presidente della Repubblica ha riservato al mondo della giustizia.

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Referendum ANM, 27-28 gennaio 2022

Magistratura democratica ha deciso di affidare ad un breve video le considerazioni più chiare e dirette sui quesiti del referendum promosso dall’ANM per il 27 e 28 gennaio.

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Giù le mani dal CSM

Colleghe e colleghi,
A febbraio sono al vaglio della Consulta, tra gli altri, i referendum sulla responsabilità civile dei magistrati e sulla separazione delle carriere.
Il Consiglio di Stato azzera, una settimana prima della inaugurazione dell’anno giudiziario, le nomine dei vertici della Cassazione (non della sezione distaccata del Tribunale di Vigata, tanto per mantenere un po’ di sana autoironia, in un momento, però, tutt’altro che semplice).

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Ufficio per il Processo

Alle spalle dell’ufficio per il processo c’è un’ampia elaborazione, patrimonio prezioso della magistratura progressista, che nel tempo ha creduto e investito nel valore dell’organizzazione del lavoro giudiziario e nella promozione

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La testimonianza di David Sassoli

È il messaggio forte che il Presidente David Sassoli, parlando lo scorso dicembre al Consiglio Europeo, ci ha lasciato: guardare con più ambizioni al futuro dell’Europa, richiamando tutti all’impegno che

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La testimonianza di David Sassoli

È il messaggio forte che il Presidente David Sassoli, parlando lo scorso dicembre al Consiglio Europeo, ci ha lasciato: guardare con più ambizioni al futuro dell’Europa, richiamando tutti all’impegno che

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Tracciare una strada

Relazione scritta dell’intervento tenuto da Fabrizio Filice al Consiglio nazionale di Md dell’11 dicembre 2021. 

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Quale Magistratura democratica

Esiste una saldatura ineliminabile tra un autogoverno legittimato, efficace, virtuoso e trasparente, l’organizzazione degli uffici e la tutela dei diritti, la capacità della giurisdizione di fare giustizia.
Questa saldatura non può essere ignorata, o sottovalutata, anzi, va tenuta ben presente per scegliere quale magistratura vogliamo essere.
Oggi, in particolare, per scegliere quale Magistratura democratica vogliamo essere.

 

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Sulla riforma del sistema elettorale per il Consiglio Superiore della Magistratura

Le degenerazioni emerse nell’esercizio del governo autonomo della magistratura hanno trovato terreno di coltura anche nei meccanismi elettorali di elezione del Consiglio superiore della magistratura. Si impone pertanto una riforma del sistema elettorale. Magistratura democratica esprime contrarietà alle ipotesi di selezione dei componenti del CSM fondate sul sorteggio e sulla base di modelli elettorali di stampo maggioritario. È necessario un modello elettorale che assicuri una rappresentazione plurale della magistratura: equilibrata nella rappresentanza delle ispirazioni culturali, dei generi, dei territori. In questo senso, Magistratura democratica esprime apprezzamento per la proposta elaborata dalla Commissione Luciani, auspicando che – su di essa – si sviluppi un dibattito parlamentare che coinvolga nella riflessione anche la magistratura.

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Un grave attacco alla difesa collettiva dei diritti e alla democrazia costituzionale

Il violento assalto alla sede nazionale della CGIL, operato ieri da formazioni di estrema destra, rappresenta una grave ferita per la democrazia costituzionale: un colpo inferto alla difesa collettiva dei diritti e alle conquiste di chi ha sempre lottato per la sicurezza sul lavoro e l’emancipazione dei lavoratori dallo sfruttamento. Magistratura democratica esprime tutta la sua vicinanza alla CGIL, avvertendo al contempo il pericolo che gruppi organizzati di stampo squadrista, attraverso azioni violente come quelle verificatesi ieri a Roma, possano prendere il controllo del malcoltento.

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Il dovere di fare chiarezza

Ogni critica rappresenta l’anima del confronto e deve perciò essere sempre tenuta in considerazione: anche se aspra, caricaturale o persino oltraggiosa. Ma altra e diversa cosa dalla critica è l’attribuzione di pensieri ed opinioni mai espressi, per giunta contrari a verità. Quando ciò accade, l’informazione si trasforma in menzogna e la “notizia” in artificio ingannevole, falso ed infamante.

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Per le donne afghane

Ad ogni regime autoritario che faccia dell’oscurantismo il paradigma della condizione femminile deve corrispondere una campagna internazionale di mobilitazione delle coscienze e di sostegno umanitario. Con questo auspicio, rivolgiamo un appello a tutti i governi e agli organismi internazionali, affinché mettano al centro dei loro programmi il dovuto ausilio alla popolazione afghana, attivando ogni necessario meccanismo di protezione internazionale per le donne e i profughi di questo Paese.

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La scomparsa di Gino Strada

Magistratura democratica si stringe nel dolore per la perdita di Gino Strada, fondatore di Emergency e coraggioso simbolo per la tutela dei diritti umani, soprattutto dei più vulnerabili e fragili

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Il vaccino: un diritto ed un onere

La vaccinazione anticovid è, al tempo stesso, un diritto ed un onere. Uno strumento di liberazione dai più gravi timori per la salute individuale e collettiva, il cui mancato adempimento ben può giustificare una serie di calcolate restrizioni e limitazioni, adottate nell’interesse collettivo, in vari ambiti della vita sociale.

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Processo penale: cambiare sì, ma come?

La norma sulla improcedibilità contenuta nella proposta di riforma ‘Cartabia’, oltre a stridere con l’articolo 112 della Costituzione, è potenzialmente irragionevole, perché ‘colpisce’ con un’unica e rigida sanzione processuale situazioni e processi molto diversi tra loro, trascurando la diversa gravità dei reati e la diversa complessità degli accertamenti da svolgere. L’improcedibilità così concepita, inoltre, diminuisce la qualità delle garanzie delle persone sottoposte a giudizio e rischia di sacrificare i diritti delle persone offese. Né risponde a pretese esigenze del diritto europeo, ove non si richiede che un processo finisca ‘entro un certo termine’, ma piuttosto che finisca ‘utilmente’, ossia con un accertamento del fatto.

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Non dimenticare, guardando avanti

A vent’anni dai fatti di Genova ci troviamo a constatare la persistente difficoltà della giurisdizione nell’entrare, in profondità, nei fatti di abuso contro le persone private della libertà e nell’accertare le reali dinamiche degli eventi. Insistere oggi, comepiù di vent’anni fa, per la migliore attuazione della speciale protezione che la Costituzione assegna alle persone private della loro libertà è il modo più sincero e propositivo di ricordare le immagini indelebili della Caserma di Bolzaneto e della scuola Diaz.

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Non dimenticare, guardando avanti

L’articolo 13, quarto comma, della Costituzione prevede che sia punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. Si tratta dell’unico obbligo di incriminazione espresso

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Una proposta di metodo

Le recenti, gravi disfunzioni nei servizi informatici legati al PCT rendono evidente la necessità di un cambio di paradigma nella programmazione e verifica degli aggiornamenti di sistema, da perseguire mediante una gestione più partecipata dal basso e tramite un maggiore coinvolgimento degli Uffici da parte della DGSIA.

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Il dramma sotto gli occhi

In occasione dell’imminente voto parlamentare sulla cooperazione con la Libia, riteniamo doveroso porre attenzione alle proposte che oggi verranno lanciate nei presidi delle associazioni non governative, riunite sotto lo slogan «Libia, una benda per non vedere?». Ce lo impongono le immagini dei militari libici che inseguono i migranti, sparando colpi di mitraglia ad altezza d’uomo, e le parole spese nelle sentenze dell’autorità giudiziaria italiana sugli orrori subiti dai trattenuti nei centri di detenzione libici.

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L’ennesimo tradimento della democrazia

Le immagini dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ci richiamano alla necessità di porre al centro della riflessione i temi della tortura, della violenza di polizia e dell’uso eccessivo della forza da parte chi detiene il monopolio della violenza. Nella convinzione che, in questo campo, la prevenzione degli abusi passi anche attraverso una ri-costruzione culturale, politica e simbolica del concetto di “ordine pubblico”, oltre che per un serio ripensamento dei modelli organizzativi delle agenzie di polizia. 

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Perché il 25 aprile ci è indispensabile

Da sempre il senso di questa ricorrenza va oltre la volontà di ricordare la Liberazione dal nazifascismo. Ribadire la forza di principi fondamentali quali la libertà e la giustizia è una necessità ed un momento di “ricostruzione”, che passa anche dalla condivisione di valori, e da una giornata che li celebri.

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Vaccini: la magistratura deve dimostrare unità con il Paese

In un momento in cui è urgente porre rimedio alle iniquità causate da scelte di alcune regioni di dare precedenza a categorie diverse da quelle più deboli ed esposte, senza arretrare minimamente rispetto alle richieste di interventi necessari per “mettere in sicurezza” la giustizia e tutti gli operatori di giustizia, la magistratura deve dimostrare di essere e di sentirsi parte della nostra comunità, e partecipe del senso di solidarietà e di unità che, soprattutto in questo momento, deve sostenerla.

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Per non falsificare la storia della giurisdizione

Il libro-intervista di Alessandro Sallusti e Luca Palamara amputa ed omette una parte importante della storia della Magistratura e riduce una stagione complessa ad una vicenda “emblematica” dell’aggressione portata per via giudiziaria a presunti avversari dalla magistratura “politicizzata”, rappresentata da Md. Così facendo, si persegue il fine di riabilitare singoli protagonisti interessati da quelle vicende e si attenta al cuore di un valore essenziale per la tenuta della democrazia: la fiducia nell’imparzialità della giurisdizione, quale strumento di tutela dei diritti e delle garanzie, e nel suo ruolo di difesa della legalità e dei principi dello Stato di diritto.

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Il Pubblico Ministero, il giudice e la comunicazione

Crediamo nel ruolo del Pubblico Ministero che, quale primo tutore delle garanzie e dei diritti costituzionali, agisce nella consapevolezza della necessaria relatività delle ricostruzioni accusatorie e della necessità di verificarle nel contraddittorio, e non in quello di parte interessata soltanto al conseguimento del risultato, lontano dalla cultura della giurisdizione e dall’attenzione all’accertamento conseguito nel processo. E crediamo nell’impegno dei magistrati che, anche nei contesti territoriali più difficili, continuano a svolgere con questa consapevolezza le loro funzioni, incarnando una giurisdizione terza e imparziale, vera precondizione per un esercizio corretto del difficile compito di giudicare.

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Riduciamo le distanze “sociali” tra pubblico e privato

La raccolta di fondi organizzata dalla cooperativa sociale MAG delle Calabrie è finalizzata al sostegno delle famiglie e delle imprese della regione Calabria, la cui situazione finanziaria, già fortemente in crisi, è peggiorata a causa degli effetti dell’epidemia da Covid-19. Sono molte, infatti, le famiglie a rischio povertà che, indotte a ricorrere a canali di credito informali e pericolosi, rischiano di cadere nella rete dell’usura.

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Al fianco della magistratura onoraria

Magistratura democratica esprime il suo sostegno ai magistrati onorari e alle loro richieste di una retribuzione più adeguata e di un regime previdenziale e assicurativo che riconosca alla magistratura onoraria lo status che merita.

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