Trent'anni dopo Capaci
Perché ci si commuove davanti ad un monumento oppure di fronte alla bellezza della natura, del mare e del cielo? Magari davanti a quella struggente del blu del mare dell’Asinara di “Era d’estate”, il film di Fiorella Infascelli, poeticamente dedicato agli aspetti intimisti di quel sofferto ritiro dei due magistrati e dei loro congiunti proprio su quell’isola.
Quale magistrato non ha provato una sorta di sindrome di Stendhal di fronte alle immagini della serietà di Giovanni e Paolo davanti al loro destino? Crediamo fortemente che questa sindrome ci avvicini tutti, ci renda comunità, ci obblighi alla memoria, superando i confini dell’età, del genere, delle divisioni culturali, delle differenze di sensibilità, del pragmatismo o dell’idealismo con cui dobbiamo affrontare le quotidiane asperità e le soddisfazioni del nostro lavoro.
Le fotografie di Giovanni e Paolo, che molti di noi ancora affiggono sulle pareti delle nostre stanze, quale sentito omaggio alla loro memoria, ci identificano come popolo, Patria comune, accorciano le distanze tra noi e “gli altri”, perché ci avvicinano, almeno in queste occasioni, alla gran massa di cittadini che si sentirono colpiti e si compattarono attorno alla perdita subita, come un lutto per il Paese tutto.
Non abusiamo di quei ricordi per adagiarci su di essi, ma utilizziamoli come monito contro il rischio di una dilagante indifferenza su chi e cosa siamo ed il pericolo di un facile appagamento dentro schemi e prospettive che ci chiudono ad un futuro che ci migliori.
Articoli Correlati
23 maggio
Giornata di allerta per l'indipendenza della giustizia
Ogni anno, il 23 maggio, Medel onora la memoria di Giovanni Falcone e quella di tutti i magistrati che hanno perso la vita per il loro coraggioso impegno a favore della Giustizia.
Noi e Medel
Giornata di Allerta per l'Indipendenza della Giustizia
Ogni 23 maggio, MEDEL celebra la Giornata di Allerta per l'Indipendenza della Giustizia rendendo omaggio a Giovanni Falcone e al suo impegno per la Giustizia, che ha portato al sacrificio della sua vita, insieme a quella di Francesca Morvillo e dei tre agenti di polizia incaricati della loro sicurezza.
Trent'anni dopo Capaci
Ogni giorno, in silenzio
A volte mi chiedo cosa posso fare per assomigliare anche solo un po’, nel mio lavoro, a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Trent'anni dopo Capaci
La solitudine dei giusti
Risulta davvero complesso non finire per essere scontati quando ci si propone di mettere giù alcuni pensieri in occasione del trentennale della strage di Capaci.
Trent'anni dopo Capaci
Quella sera
Quella sera del 23 maggio buona parte dei ventisette uditori del distretto di Milano si sarebbe riunita in una cena, nella casa ospitale di una di noi.
Trent'anni dopo Capaci
Sotto l'albero di Giovanni, con una bambina
«Papà manca molto?»
«Cinque minuti, amore mio»
Percorro sotto un’imprevista pioggia palermitana vie a me sconosciute, mano nella mano con mia figlia.
Trent'anni dopo Capaci
Una foto, non per retorica
Avevo sei anni, ero in macchina con i miei genitori e stavo tornando a casa dopo il saggio della prima elementare, che si era tenuto nel palazzetto dello sport di Grottaglie, a circa trenta chilometri da Taranto.
Noi e Medel
23 maggio - Giornata di allerta per l'indipendenza della giustizia
Ancora una volta Medel celebra il 23 maggio come Giornata di Allerta per l'Indipendenza della Giustizia, ricordando che l'indipendenza del Potere Giudiziario è la pietra angolare di ogni società libera e democratica.