Questa giornata internazionale ci invita a riflettere sul legame indissolubile tra emancipazione femminile, Stato di diritto e democrazia.
L’uguaglianza di genere è una caratteristica essenziale di qualsiasi società democratica moderna. Ma non basta celebrare i risultati raggiunti denunciando gli ostacoli ancora da superare per garantire pienamente l’uguaglianza e le pari opportunità.
La nostra riflessione deve purtroppo inserirsi nell’attuale contesto di eventi drammatici che hanno riportato in Europa e nel mondo la devastazione della guerra, la violenza e la persecuzione di regimi oppressivi, l’erosione della democrazia e delle libertà.
In questi contesti, le donne stanno pagando il prezzo di un attacco sistemico ai loro diritti. Negando la loro identità e dignità, i regimi oppressivi compiono un ulteriore passo verso il controllo dell’intera società e l’imposizione della loro visione oscurantista.
In questa giornata, vogliamo richiamare l’attenzione su quanto sta accadendo in Ucraina, dove le donne stanno vivendo le indicibili violenze e sofferenze della guerra; in Iran, dove le donne sono il primo bersaglio della repressione e dell’oscurantismo; in Afghanistan dove, dopo la presa del potere da parte dei talebani, le donne rischiano ogni giorno la loro stessa sopravvivenza e sono perseguitate per il loro contributo alla costruzione di un sistema giuridico che tuteli i diritti individuali.
Quando riescono a fuggire, le donne mettono a rischio la propria vita. Nei giorni scorsi una nuova tragedia in mare si è verificata di fronte alle coste dell’Italia, con un pesante bilancio di vittime, tra le quali donne costrette a lasciare il proprio Paese per garantire un futuro migliore ai propri figli.
Le donne continuano ovunque a portare avanti una coraggiosa lotta per i loro diritti e le loro libertà. È una lotta per la democrazia, per la pace, per tutti noi.
MEDEL sarà sempre al loro fianco, e al fianco di tutte le donne che, non potendo più esercitare la professione nella magistratura e nell’avvocatura del proprio paese, continuano a sostenere lo Stato di diritto con la loro coraggiosa testimonianza.