Passeranno le primarie, ci saranno le elezioni politiche e poi quelle per il Csm, e le lunghe trattative per formare un Governo. In Europa si cercheranno nuovi equilibri, sempre sotto il controllo dei centri internazionali del potere finanziario. I media di questo parleranno.
Nel frattempo, nel nostro panorama politico e nel mondo della cultura, ci sarà qualcuno disponibile ad affrontare tematiche non popolari, apparentemente lontane, che però attengono innanzitutto a scelte di civiltà? Elencarle anche in sintesi non è facile. I curdi e i palestinesi, con le risoluzioni dell’Onu tranquillamente dimenticate. La produzione di armi e la vendita a stati lontani da ogni forma di democrazia, pronti a utilizzarle in modo spregiudicato anche ai danni di popolazioni inermi. L’esternalizzazione delle frontiere. Gli accordi con Turchia e Libia per fermare le migrazioni. Il crescere della forbice, anche da noi, tra ricchi e poveri.
Continuo a pensare che sia utile mettere insieme un po’ di questi mattoncini, che potranno tornare utili domani.