Magistrati e libertà di
espressione: la pratica “Scarpinato”
Ieri la Prima Commissione del
Csm ha proposto a maggioranza l’archiviazione della pratica avente ad oggetto
la posizione di Roberto Scarpinato in relazione alle parole da lui pronunciate
nel corso della cerimonia per ricordare la figura di Paolo Borsellino.
Magistratura Democratica era
già intervenuta sul punto, con un comunicato del presidente, in cui si
sottolineava la ferma opposizione a tale iniziativa volta a sanzionare
disciplinarmente la legittima e costituzionalmente garantita partecipazione di
un magistrato al dibattito pubblico
Come di recente affermato in
altro comunicato, Magistratura Democratica, da sempre, rivendica l’opportunità
della partecipazione dei magistrati al dibattito politico, l’intrinseca
politicità dell’attività giurisdizionale e contrasta quelle posizioni culturali
che tendono, nella sostanza, a restaurare una figura di magistrato avulso dalla
realtà in cui opera. L’intervento pubblico del magistrato, quando è caratterizzato
da equilibrio e misura ed è svolto in modo da non arrecare pregiudizio al
lavoro giudiziario e alla immagine della giurisdizione, è un contributo
fondamentale alla formazione di un’opinione pubblica davvero libera ed
informata, a maggior ragione quando investe temi e vicende di grande
complessità e rilievo.
Per queste ragioni Magistratura
Democratica auspica che il CSM deliberi con urgenza e all’unanimità
l’archiviazione della pratica relativa a Roberto Scarpinato
L’esecutivo di Magistratura
Democratica
(9 ottobre 2012)