COMUNICATO MD TORINO SUI FATTI CONNESSI ALL’INDAGINE NO TAV
1. Il
livello di tensione e di violenza diffusa connesso all’esecuzione dell’opera
TAV in Valle di Susa ha raggiunto, come emerge anche dalle notizie di
questi ultimi giorni, livelli esasperati e rischia di mettere in crisi il punto
di equilibrio esistente tra precisi diritti costituzionali. E’ una questione
che richiama la politica affinché individui le soluzioni richieste dalla
gravità della situazione.
2. Ai
magistrati compete dare applicazione alla legge nel rispetto dei valori
costituzionali che fondano l’uguaglianza tra le persone, il rifiuto della
violenza, il rispetto della libertà personale, il giusto processo.
3. L’andamento
delle indagini, l’ordinanza cautelare del gip e le decisioni del tribunale del
riesame dimostrano che non sono fondate le critiche secondo cui la magistratura
torinese avrebbe avviato una “operazione” che intende contrastare il movimento
“No Tav” e si sarebbe mossa con sudditanza ad esigenze di ordine
pubblico, mentre consentono di affermare che essa ha operato in modo trasparente
all’interno di una realtà difficilissima al fine di accertare
responsabilità individuali per fatti di reato specifici, così adempiendo
al mandato che la Costituzione affida alla giurisdizione
4. Le
minacce e i gravissimi attacchi personali che sono stati indirizzati al
procuratore Caselli e ai magistrati torinesi sono inaccettabili ed esprimono
una cultura della violenza che è estranea alle regole della convivenza e come
tale va sempre respinta e ad essa si deve oggi rispondere esprimendo una
solidarietà incondizionata a Giancarlo Caselli e agli altri magistrati che si
sono interessati dei procedimenti.
Torino, 1.3.2012