È per me un grande onore prendere la parola al Suo cospetto, signor Presidente, ed alla presenza del signor Ministro della giustizia, la cui relazione ho ascoltato con grande attenzione. I decreti delegati, attuativi della riforma introdotta dalla l. 71 del 2022, richiederanno un approfondito studio, anche al fine di adeguare la normativa secondaria consiliare alle nuove previsioni. È un lavoro che impegnerà immediatamente questo Consiglio, ed al quale non si sottrarremo, adempiendo al meglio ai doveri che la Costituzione ci impone.
Un ringraziamento particolare rivolgo a Lei, Presidente Mattarella, per l’attenzione, sempre vigile e constante, con la quale ci guida nell’attuazione e nella difesa dei valori della nostra Carta costituzionale.
Carta costituzionale che ha disegnato la Magistratura come organo caratterizzato da due fondamentali principi, l’autonomia e l’indipendenza, sancendo, all’articolo 104, che “La magistratura costituisce un ordine autonomo ed indipendente da ogni altro potere”. I due principi fondamentali sanciti dal legislatore, l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, costituiscono, invero, la base su cui poggia un ordinamento autenticamente democratico basato sulla separazione tra i poteri dello Stato -come ogni democrazia occidentale nata dalla Rivoluzione Francese. Come anche Lei ci ha ricordato, nell’occasione dell’incontro con i MOT svoltosi nello scorso giugno: “L’articolo 104 della Costituzione riconosce all’ordine giudiziario l’autonomia e l’indipendenza da ogni altro potere. Sono presidi indiscutibili attraverso i quali la giurisdizione può assicurare, senza condizionamenti, l’imparziale applicazione della legge“. Alla magistratura “è affidata dalla Costituzione la tutela dei diritti, attraverso l’applicazione della legge. Sono compiti volti a garantire l’uguaglianza e la pari dignità delle persone, valori fondamentali in uno Stato democratico“.
Doverosa è, quindi, l’applicazione e l’interpretazione delle norme di legge alla luce dei principi della Costituzione italiana e delle leggi sovranazionali; doverosa, dunque, è la verifica di conformità delle leggi nazionali alla Carta costituzionale ed al diritto dell’Unione Europea, dotato di immediata ed obbligatoria efficacia. Il principio costituzionale di soggezione dei magistrati soltanto alla legge, invero, impone di adottare i provvedimenti soltanto sulla base dell’interpretazione delle norme, senza cedere a opinioni dominanti o interessi, in qualunque modo essi siano declinati.
L’indipendenza della magistratura è costruita appositamente per far in modo che possano essere tutelati i diritti delle persone, anche dall’azione dei poteri pubblici, azione che non è assistita da presunzione di legittimità per definizione, neanche quando è sostenuta dalla forza e dal consenso.
Sono certa, signor Presidente, che, con la Sua autorevole guida, il nostro Paese troverà sempre la strada maestra, e che tutti, la Magistratura Italiana, e questo Consiglio, adempiranno al meglio al compito che la Costituzione ci riserva.