Come uomini e donne, viviamo come un dramma le vite umane sprecate, l’infanzia calpestata, l’esodo di milioni di profughi e la distruzione che si sparge ovunque.
Come giuristi, non possiamo ignorare i torti e le ragioni; né possiamo trascurare il diritto all’autodeterminazione dei popoli e il diritto di resistenza alle altrui aggressioni.
Ma – proprio perché giuristi – dobbiamo promuovere e alimentare l’idea che la fine della guerra non possa essere affidata solo alle armi, ma debba essere perseguita con gli strumenti di soluzione dei conflitti regolata dal diritto e dalla diplomazia.
È in questo spirito che auspichiamo che tutti coloro che hanno responsabilità di governo – nella comunità nazionale ed internazionale (principalmente ONU e UE) – facciano quanto è in loro potere per riattivare efficaci canali diplomatici per porre fine al conflitto.
È in questo spirito che Magistratura democratica aderirà alla giornata nazionale di mobilitazione per la pace promossa in tutte le città italiane per la giornata del 23 luglio 2022.
La dirigenza di Magistratura democratica