La Nuova Tendopoli si trova nella Seconda Zona Industriale Corap. In realtà le attività industriali sono quasi inesistenti in questo luogo distante dal paese.
I migranti lavorano come braccianti agricoli.
L’area occupata è di circa 12.000 metri quadrati.
Ci sono tende fornite dal Ministero dell’Interno non sono sufficienti per accogliere tutti.
I migranti hanno costruito una settantina di baracche di fortuna all’interno dell’area. Prima dell’epidemia COVID-19, il numero di occupanti poteva arrivare a oltre 700. Attualmente, ospita circa 400 persone.
Il trasferimento dalla precedente tendopoli, in realtà una baraccopoli priva di servizi essenziali, è terminato di fatto con lo sgombero del precedente insediamento e l’abbattimento delle baracche avvenuto nel marzo del 2019. La vecchia tendopoli di San Ferdinando era stata realizzata dagli stessi migranti con baracche abusive e ospitava circa 1000 persone nei periodi di maggiore affluenza.
I migranti che hanno trovato posto nella Nuova Tendopoli si sono trasferiti lì, gli altri sono andati in centri di accoglienza o si sono dati alla fuga. La gestione della Nuova Tendopoli è stata trasferita dalla Prefettura al Comune di San Ferdinando anche se la Prefettura svolge costantemente tavoli tecnici insieme allo stesso Comune e alle forze di polizia.
Per i permessi di soggiorno è competente la Questura di Reggio Calabria. Per le domande di protezione internazionale è competente la Commissione Territoriale di Crotone. Crotone dista centosettanta chilometri da San Ferdinando.
Il 31 dicembre 2021 si è verificato un incendio nel quale sono andate distrutte quattordici baracche.