Alessandro Margara è stato, per Magistratura Democratica, un vero e proprio punto di riferimento, il principale in tutte le riflessioni sul carcere e sulla pena.
Se nella tradizione di Md questi temi hanno avuto ed hanno un ampio spazio, molto lo si deve a lui e alla sua capacità di dire autorevolmente cose “controcorrente”.
Ci vuole sapienza e coraggio per essere controcorrente su un tema spinoso come quello del carcere, in cui si concentrano come in pochi altri contraddizioni stridenti ed emozioni forti. Lui aveva sia la sapienza che il coraggio, perciò ci lascia un’eredità unica nei suoi scritti e nel ricordo delle persone che hanno avuto l’opportunità di ascoltarlo o la fortuna di frequentarlo.
E aveva anche un’altra dote, che ne ha fatto un grande magistrato: amava il “semplice” lavoro di giudice, che ha ripreso a svolgere con inalterata passione dopo avere ricoperto incarichi direttivi anche di altissima responsabilità.
Magistratura democratica gli è enormemente grata di tutto ciò. Cercheremo di far tesoro del suo esempio.
Carlo De Chiara
presidente di Magistratura democratica
(29 luglio 2016)