Iran: libertà delle donne, libertà di tutti

L’incontro si propone di dare risonanza al grido di “Donna-vita-libertà” e di chi spera in un Iran diverso ed in un mondo diverso: non solo emblematico vuole esserne il titolo “Libertà delle donne, libertà di tutti”. 

Dal 16 settembre la Repubblica islamica iraniana è al centro di un profondo sommovimento a causa delle manifestazioni antigovernative scatenatesi dopo la morte della ventiduenne Mahsa Amini. La giovane, originaria del Kurdistan iraniano, che era stata arrestata a Teheran dalla cosiddetta «polizia morale» per avere indossato il velo (l’hijab) in modo non conforme alle regole della Repubblica islamica e che, stando alla voce ufficiale di governo, sarebbe poi deceduta a causa di un malore durante l’arresto. Anche in Iran non sono mancate le voci di protesta tra intellettuali e alcuni parlamentari invocandosi inchieste per l’operato della polizia e per i metodi usati da queste pattuglie. I media occidentali stanno seguendo la situazione, cercando di monitorarla, sia pure con le difficoltà del caso, e cercando di dare voce alla dissidenza. Con lo sguardo sempre attento e curioso di chi non sposa preconcetti e non giudica i grandi e dolorosi fenomeni di cambiamento, a seconda di dove si collochino ed in quale parte del mondo convenzionalmente indicato come oriente e occidente accadano, la Fondazione Basso si interroga su questi temi.