ROMA – Occorre davvero disciplinare e regolamentare il pianeta Internet, salvaguardando i diritti e le libertà nella rete, ma al tempo stesso impedendo indebite ingerenze nella sfera privata e lesioni di interessi fondamentali dei singoli? Che tipo di regole dovrebbe avere una costituzionalizzazione del settore? Chi ne dovrebbero essere i soggetti promotori: l’ONU o gli Stati nazionali e con quale coinvolgimento della sfera pubblica e dei soggetti privati? Che indicazioni ci vengono dalla giurisprudenza sovranazionale sul
bilanciamento tra libertà di espressione e di comunicazione e protezione dei fundamental rights? Il recente caso Wikileaks e le sue code polemiche dimostrano il carattere aperto e problematico di questi interrogativi sui quali solo negli ultimi anni gli studiosi di diritto, ma anche i teorici del cyberspazio, hanno cominciato un importante lavoro di riflessione a largo raggio ed in progress che ha portato anche alla proposta di una Carta mondiale dei diritti su internet.
INTERNET, LIBERTÀ E DIRITTI:
A PARTIRE DAL CASO WIKILEAKS
Roma, 18 febbraio 2011, ore 10,00 Corte Suprema di Cassazione
Aula Giallombardo – Palazzo di Giustizia – Piazza Cavour
Presiede
Franco IPPOLITO, Segretario Generale della Corte di Cassazione
Introduce
Luigi MARINI, Presidente di Magistratura Democratica
Ne discutono
Gaetano AZZARITI, Università di Roma “La Sapienza”
Arturo DI CORINTO, Università di Roma “La Sapienza”
Elena FALLETTI, Università di Castellanza
Stefano RODOTÀ, Università di Roma “La Sapienza”
Giuseppe SALMÈ, Corte di cassazione