di Luigi Marini
Che cosa unisce Tampa (Florida) a Roma (Italia) ?
Me lo sono chiesto leggendo il libro intervista a Luciano Gallino curato da Paolo Borgna. La lettura del mondo sotto l’ottica di una lotta di classe dall’alto , ovvero della rivincita dei pochi ricchi contro i milioni e milioni di poveri e meno ricchi è argomentata a fondo. Una rivincita che in Occidente recupera le ricchezze e il potere decisionale che le lotte di classe dei decenni passati avevano in parte spostato in favore dello stato sociale e del potere d’acquisto delle “classi lavoratrici”.
A Tampa la “convention” repubblicana che apre le ultime settimane di campagna elettorale vede lo sfidante e il suo vice, un cattolico integralista che è assieme un liberista spietato, supportati, anzi guidati da 100 finanziatori potentissimi, che dopo gli abusi della finanza e la crisi mondiale che ne è seguita ancora pretendono meno Stato, meno (possibilmente zero) stato sociale, meno tasse per i ricchi e meno vincoli alle “corporations” e ai gruppi finanziari.
Nel nostro piccolo, a Roma, una parte delle forze politiche si oppone strenuamente alla riforma delle norme in materia di corruzione. Una riforma che tocca il nodo in cui si tengono i reati societari e finanziari, i crimini ambientali, l’evasione fiscale, lo sperpero delle risorse pubbliche a vantaggio di pochi, le carriere politiche e molto altro ancora. E questo dopo che i sistemi finanziario e bancario sono stati salvati dai loro errori e dalle loro perdite scaricandole sui risparmiatori e sul debito pubblico e proprio mentre l’economia criminale fa affari sempre più vantaggiosi e invade l’economia legale.
La lotta alla corruzione, da condurre sul piano amministrativo, penale e prima ancora culturale, è un passaggio fondamentale per tutelare i diritti sociali, l’ambiente in cui viviamo, i beni comuni, il funzionamento efficace e corretto delle strutture pubbliche. Al contrario, limitare l’intervento penale, garantire a corrotti e corruttori una prescrizione breve, ridurre l’uso delle intercettazioni, tenere sotto scacco i magistrati sono obiettivi che fanno parte di una strategia in linea con la rivincita di una “classe” che continua a ricercare privilegi a scapito di coloro che onestamente lavorano e tengono in piedi questo Paese.
Tampa non è poi così lontana da noi e dal nostro futuro.
(29/08/2012)