Ancora una volta la triste storia di Federico Aldrovandi ritorna come monito ed insegnamento.
L’ordine
pubblico è tutela dei diritti dei cittadini, ma l’azione delle forze
dell’ordine deve essere permeata dai valori costituzionali se non vuole
diventare atto di barbarie, atto di inaudita prepotenza.
La
miseria di quanti credono che si possa difendere quello che non è
difendibile fa torto a quanti nelle stesse forze dell’ordine ogni giorno
si fanno carico della pesantezza di quei diritti e tentano di
restituirvi capacità di civile convivenza e di promozione sociale .
Alla
madre di Federico Aldrovandi, chiamata a difendere dopo le aule dei
tribunali la sua tragica storia nella miserevole contesa di un raduno di vocianti, va la nostra piena riconoscenza umana
MD Emilia Romagna
(28 marzo 2013)