Comunicati

“Discutibile nel merito la scelta del CG di Catanzaro

di Esecutivo di Magistratura Democratica

Area promuova esame da parte del Csm”

ROMA – La
scelta, effettuata a maggioranza, dal Consiglio Giudiziario di
Catanzaro in riferimento alla sostituzione di un componente cessato
dalla carica appare discutibile nel merito.

L’interpretazione accolta
dal Consiglio – peraltro difforme da una recente risoluzione del CSM – è
infatti incoerente con lo spirito della norma in quanto penalizza gli
esiti del confronto elettorale che la legge vuole imperniato sulla
presentazione di liste contrapposte e, quindi, sul consenso raccolto da
candidati che si riferiscono a specifici orientamenti ideali.

Chiediamo pertanto ai rappresentanti di AREA di promuovere un’immediato esame della vicenda da parte del CSM.

L’esecutivo nazionale di Magistratura Democratica
(22 Settembre 2012)

22/09/2012

Articoli Correlati

Comunicati

L’elezione del Presidente e della Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati

Dopo quasi dieci ore di lavoro, il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati ha eletto l’8 febbraio scorso il nuovo Presidente e la Giunta esecutiva dell’ANM, con indicazione largamente condivisa.

Comunicati

Md aderisce al Comitato per la difesa della Corte penale internazionale e dell’Onu

È evidente a tutti che è in corso un grave attacco politico al diritto e alla giustizia internazionale, e agli organismi internazionali ai quali è stato affidato, dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale, il compito di difenderli e di attuarli. 

Comunicati

Un morto al giorno

Ieri si è verificato un decesso nel carcere di Prato 
Oggi si è verificato un decesso nel carcere di Firenze Sollicciano 

Comunicati

I primi compiti del nuovo Comitato direttivo centrale dell’ANM

Il nuovo Comitato direttivo centrale dell’ANM ha davanti a sé compiti difficili e fondamentali per la difesa dello stato di diritto. 

Comunicati

Le dichiarazioni rese oggi in Parlamento dal Ministro della Giustizia sul caso Almasri rappresentano una grave ferita allo Stato di diritto


Anziché rendere conto delle ragioni dell’omessa trasmissione degli atti alla Procura generale di Roma, ai fini dell’applicazione della custodia cautelare al cittadino libico Almasri e della sua consegna alla Corte penale internazionale, in esecuzione del mandato d’arresto emesso dalla Corte, il Ministro si è scagliato contro la Corte penale internazionale, non solo sindacando nel merito il mandato d’arresto, ma addirittura qualificandolo come “atto nullo” e “completamente sballato”.