Brevi flash o racconti più articolati. Li pubblichiamo così come sono arrivati sulle nostre mailing list (senza ovviamente alcun riferimento a persone o vicende private riconoscibili) per documentare la vita dei nostri colleghi nelle zone devastate dal sisma, sperando, nell nostro piccolo di tenere alta l’attenzione su chi sta vivendo questi drammatici momenti.Tutte le iniziative per aiutare le zone coinvolte saranno tempestivamente comunicate.
DIRETTA
4 maggio
16.44 (Bologna) – Si e’ appena conclusa la
visita del Ministro della Giustizia all carceri di Bologna e Castelfranco per
portare solidarieta’ al personale di polizia penitenziaria, per dare atto della
grande responsabilita’ dimostrata dalla popolazione ristretta e elogiare i
direttori che hanno preso misure immediate di tutela dei detenuti e di maggiore
tolleranza. Impegni del Ministro: parziale sfollamento verso altre regioni, arrivo di
personale per dare un po’ di tregua a quello stremato in servizio e apertura
verso lavori socialmente utili a favore dei terremotati.
15.47 (Modena) – La situazione degli uffici
giudiziari modenesi presenta qualche criticità che non consente ottimismo anche
in considerazione che non abbiamo la sfera di cristallo. Andiamo nel dettaglio, precisando
che gli uffici in questione sono tutti in corso Canalgrande: la Procura della Repubblica é
agibile; l’edificio che ospita la cancelleria
penale é temporaneamente inagibile in via cautelativa. Siamo in attesa di una
verifica più sicura. il palazzo che ospita il Tribunale
presenta le aule A, B ed E inagibili; l’aula C può essere
utilizzata con cautela. La cancelleria fallimentare presenta
un muro esterno che potrebbe risentire in caso di ulteriori forti scosse. L’interesse dei Colleghi é di grande
conforto.
15.23 (Modena) – Oggi a palazzo di giustizia di Modena è stato effettuato sopralluogo dai
tecnici inviati dal Comune ed è stata riscontrata la completa agibilità del
Palazzo di Corso Canalgrande, 77, dove si trovano tutti gli uffici, esclusi il
lavoro, il penale e la procura. I tecnici hanno dettato alcune norme precauzionali da adottare per la
sicurezza delle persone nel caso in cui dovessero verificarsi altre scosse,
come rimuovere gli oggetti collocati sugli armadi, porsi immediatamente al di
fuori delle zone ove sono collocati lampadari e pale per il movimento
dell’aria, e hanno disposto o qualche transennamento in quattro aule. I
dirigenti hanno invitato tutti alla calma.
15.17 (Ferrara) – A Ferrara -citta’ si lavora normalmente in tribunale e,
mi pare di potere dire, quasi ovunque. Per il resto le persone sono un po’ turbate, soprattutto
anziani e bambini, ma credo sia comprensibile: la terra trema in continuazione,
e la maggior parte dei cittadini se ne accorge, e questo crea timore e un senso
di insicurezza generalizzato. tutti noi eravamo convinti di vivere in una zona
non sismica…
14.49 (Modena) – Stamattina tutti i magistrati ed il
personale amministrativo del Tribunale è rimasto fuori in attesa dei nuovi
controlli sull’agibilità a seguito della forte scossa di ieri sera. Inutile dire che l’aria che si
respira è surreale, di attesa, di tensione, di sguardi preoccupati.
Eppure alle 12,30 il responso è stato di agibilità del palazzo ad eccezione di
tre aule che per
la presenza di sovrastrutture poste nella parte alta, sono state transennate[…] Domani si terrà – fissata con
sollecitudine a solerzia dalla nostra segretaria locale – assemblea dell’ANM
locale dove faremo il punto di tutte le iniziative locali, distrettuali e
verificheremo il da farsi in caso di inagibilità di uffici. Vi teniamo informati e grazie a
tutti delle numerosissime mail e telefonate di vicinanza.
14.34 (Reggio Emilia) – A Reggio Emilia lavoriamo senza problemi. Ovvio che ci
siano paure e angosce e che alcuni subiscano gravi disagi. Una collega della zona di Mirandola dorme in tenda. Un altro
collega sempre di Mirandola è venuto a stare stabilmente a Reggio
nell’appartamento che aveva opportunamente preso in affitto per non viaggiare
tutti i giorni. Altri vivono in centro storico, temono scosse più violente
ed esiti più gravi. Lavorano quindi nell’angoscia ma lavorano con l’orecchio teso al
tintinnare dei vetri delle finestre e al cigolio dei mobili e delle pareti.
Non abbiamo interrotto il lavoro neppure dopo la scossa delle 13
di martedì 29. Il tribunale è sicuro […] Struttura moderna i tecnici assicurano che è uno dei posti più
sicuri della città. Molti dipendenti abitano nelle zone del reggiano più
colpite dal sisma: preferiscono venire a lavorare piuttosto che restare senza
meta e senza obbiettivi dopo avere trascorso la notte in macchina. […] A tutti cerchiamo di infondere coraggio e di spiegare che
lavorare e fare tutti il nostro dovere in questi momenti difficili è la
risposta più adeguata alla tragedia e alle difficoltà, in linea con la
cultura profonda della gente del luogo e con l’impegno di solidarietà che
arriva da tutto il Paese. Questo spirito è perfettamente percepito dai colleghi. Tranne un
caso giustificato, nessuno pur tra i timori ha rinviato udienze od omesso
adempimenti. Lavoriamo nel terremoto e siamo fieri come istituzione pubblica
di essere d’esempio alla collettività. A Guastalla la sezione distaccata è rimasta chiusa per
alcuni giorni. Poi ci è stata ridata l’agibilità. Avevamo disposto comunque che
il lavoro proseguisse in sede centrale. Il Comune di questo paese è lesionato e inagibile. Lavorano
negli spogliatoi del campo sportivo. Abbiamo concesso l’uso del palazzo di
giustizia […].
31 maggio
13.24 (Pieve di Cento) – Sono tornato ieri da Pieve di Cento,
a dieci chilometri dall’epicentro. La chiesa è distrutta. Il centro
storico evacuato. Ero in casa al secondo piano quando c’è stata la scossa
delle 9 del mattino. I miei amici dormono in tenda e in camper. La mia
vicina di casa ospita i suoceri che hanno perso la casa, la cognata, i parenti,
tutti accampati in giardino. C’ è un senso di sgomento e disperazione che si
scontra con la buona volontà della gente, che ti fa dire, ce la faremo! ed io
lo dico, convinto, a tutti i miei amici che sono ancora là, ce la faremo!
30 maggio
20.17 – (Ferrara) Io
vivo e lavoro a Ferrara: la scossa della notte del 20 e’ stata terribile, la
scossa di ieri meno forte ma ci siamo molto spaventati perché’ tutti nostri
cari (figli, parenti) erano fuori casa. I
telefoni bloccati e la paura che ti viene dal non avere certezze su come stanno
i tuoi figli, i tuoi genitori, scuole
chiuse, bambini che faticano a dormire, che piangono, gente che ha paura. Il
tribunale e’ stato dichiarato agibile: ci sono crepe e fessurazioni ma si
lavora. Il
peggio e’ sentire sempre nelle orecchie quel rombo che precede la scossa, avere
sempre la sensazione che tutto tremi, avere paura di addormentarsi la sera: e
sentire sempre, decine di volte al giorno, la terra che trema sotto i piedi, la
testa che gira. Le
scuole forse riapriranno; ma con che serenità’ mandare i bimbi a scuola, con la
paura che, come ieri mattina, arrivi una scossa forte e i bimbi debbano correre
fuori, e la scuola evacuata. Vedi
la gente scossa, stordita, impaurita.
17.54 – Modena. A Modena le due forti scosse di ieri
delle 9 e delle 13 si sono sentite in modo impressionante, ma l’intera giornata
di ieri e la nottata sono state caratterizzate da un susseguirsi di scosse.
Molte persone che ne avevano la possibilità si sono allontanate dalla città. In Tribunale è proseguita, salvo una
breve sospensione, l’attività di udienza sia ieri che oggi. Oggi sono terminate
le verifiche di agibilità dei locali della sede centrale con esito positivo.La situazione è drammatica in
provincia, nelle zone più vicine all’epicentro. Sono chiuse chiusa la sez.
distaccata di carpi e gli uffici dei giudice di pace di mirandola e finale e. Come avrete letto, il sisma ha
colpito molti capannoni ed aziende, già in difficoltà a causa dell’attuale
crisi economica. La ripresa sarà difficile anche perchè molti edifici sono
seriamente lesionati e vi sono un gran numero di sfollati. Anche questa volta tra le vittime vi
sono molti operai e questo deve indurci a riflettere, a prescindere dalla
imprevedibilità del sisma (soprattutto sulla nostra regione), circa la
sicurezza dei luoghi di lavoro nel nostro Paese.
16.58 – Ferrara “Qui a Ferrara mi pare di poter dire
che la situazione della città, al momento attuale, non è disastrosa. Le
zone più colpite sono tutte transennate e si vedono interventi di messa in
sicurezza un pò dappertutto. E’ evidente la paura fra le persone
per un evento inaspettato e continuo, soprattutto perchè le notizie da
Sant’Agostino e S.Carlo (i due paesi del ferrarese maggiormente colpiti) sono
tremende: sono praticamente quasi tutti senza casa e senza lavoro. Il Tribunale ha avuto dei danni
(parte del secondo piano dove si tengono le udienze civili è transennato) così
come la Procura, ma da mercoledì scorso, dopo due giorni di chiusura su
disposizione del prefetto, le attività sono riprese “normalmente”.
Ieri dopo la scossa delle nove,
tutti si sono riversati in strada, ma abbiamo cercato di rispondere alle diverse
esigenze, a volte opposte: ad esempio l’udienza dei divorzi congiunti è stata
tenuta quasi integralmente a meno di 45 minuti dal sisma, perchè quasi tutti i
coniugi presenti ed i loro difensori lo hanno chiesto. Naturalmente altre udienze sono
state, in tutto o in parte, rinviate. Oggi le udienze si sono tenute quasi
“normalmente”: in questo momento nel cortile interno all’aperto sotto
la mia finestra (del secondo piano, quello transennato,,,) un gruppo di
avvocati sta tenendo un incontro. Si cerca, in sostanza,
di riprendere immediatamente il lavoro a tempo pieno, situazione logistica
permettendo (ci sono diversi avvocati che non possono accedere ai loro
studi).
14.56 – Modena “Le aree colpite stanno affrontando una situazione di grave
sofferenza e quel che preoccupa è non sapere quando finalmente si potrà voltare
pagina. Tuttavia, se non ci dovessero essere altre scosse gravi (se…),
credo che gli uffici giudiziari torneranno a lavorare normalmente in tempi
brevi (oggi la difficoltà è soprattutto legata alle difficoltà personali di
coloro che vivono o hanno parenti e amici nei comuni più colpiti)”.
14.31 – Bologna “Non è facile neppure da così vicino capire come si può essere
davvero utili in questa fase di emergenza; dalle notizie che ho raccolto
l’aiuto delle protezioni civili di varie parti d’Italia e la collaborazione dei
cittadini rendono la situazione sfollati abbastanza “gestibile”
(sapendosi accontentare, ovviamente)”.
13.20 – Mirandola I
principali monumenti della città sono distrutti; gli abitanti
atterriti sia dal secondo sisma, sia dalle notizie diffuse dagli organi
di
stampa secondo cui il sisma potrebbe durare anni . La gente non sa
quando
mettere un punto fermo. In questi casi è pura utopia ripartire per
ricostruire (in verità, a prescindere dalle responsabilità penali che
andranno
doverosamente accertate) i morti di ieri sono il frutto terrificante
di una illusione: darsi da fare per ripartire subito perché, se –
oggi come oggi – esci dal circuito produttivo, sei fuori per sempre. A
Mirandola e nella zona c’è il terzo distretto industriale al
mondo e il primo in Europa, del settore biomedicale, ora in mano a
grosse
multinazionali. Fino ad ora sono riusciti, nonostante molte difficoltà, a
mantenere intatto il livello di produzione, grazie ad un eccezionale
know-how.
12.27 – Modena La Procura di Modena é divisa dal
Tribunale da una stradina. L’edificio che ospita la Procura é
una splendida ex biblioteca del 600.Lavoriamo nelle scosse (la più
forte, allo stato, qs mattina alle 8.20). Sono reduce da un’udienza dal
Magistrato di Sorveglianza di Modena tenutasi regolarmente.[…] I magistrati sono tutti presenti
(siamo 11 + 2) con esclusione di uno in congedo ordinario programmato.
11.00 – Modena “E’
dura. Il
terremoto è in corso, oltre 50 scosse nella notte, tutte quelle oltre M 3 si
percepiscono distintamente e rinnovano la condizione di ansia costante; se non
si percepiscono scosse per un po’, si sta in attesa della successiva, in genere
più forte (come se prendesse la rincorsa); nessuno dorme, il senso di panico è
costante ed a lungo (sono 10 giorni, ormai) è sfibrante.
La
zona nord della provincia, già quella più colpita dalla crisi economica è
devastata: tutti i centri storici inagibili, il tessuto economico pressoché
azzerato. I
morti sul lavoro sono dovuti al fatto che le imprese, già al collasso, dovevano
assolutamente riprendere la produzione, nonostante i movimenti sismici fossero
in atto, pena chiusura definitiva e perdita dei posti di lavoro: nessuno si è
rifiutato di andare al lavoro in quelle condizioni; anche questo è effetto
della crisi. Ospedali
evacuati, quello di Modena è al collasso, stando montando tende per i pazienti
meno gravi Si fa udienza con avvocati che hanno
dormito in macchina, con presunzione di impedimento per chi (parti, avv ect,)
non compare”.