Comunicati
Dichiarazione di Medel sui recenti attacchi alla magistratura italiana
MEDEL -Magistrats Européens pour la Démocratie et les Libertés- esprime forte a preoccupazione per le recenti notizie di ripetuti attacchi mediatici e politici ai giudici italiani, in seguito a decisioni riguardanti i migranti.
Particolarmente allarmante è il fatto che, senza alcuna considerazione del merito delle decisioni basate sul riferimento alle norme costituzionali, europee e internazionali, rappresentanti del governo stiano conducendo tale campagna accusando i giudici di boicottare le politiche migratorie nazionali per motivi ideologici.
Tutto ciò è ancora più grave a causa della contemporanea diffusione di notizie e servizi televisivi sui giudici coinvolti, riguardanti la loro partecipazione a manifestazioni pubbliche e le opinioni espresse in conferenze pubbliche, che dimostrerebbero la loro parzialità.
MEDEL sottolinea il rischio di una deriva verso ciò che è stato osservato in altri contesti, come la Polonia, dove le campagne pubbliche sostenute dai politici per screditare i giudici sono state utilizzate per promuovere riforme, che hanno portato a uno stravolgimento dello Stato di diritto e dell'indipendenza della magistratura, e introdotto l'applicazione di sanzioni disciplinari per i giudici che vanno valere il primato del diritto dell'UE.
MEDEL ricorda che:
-mentre le critiche pubbliche alle decisioni giudiziarie sono parte della normale dialettica della democrazia, la delegittimazione dei giudici e delle loro decisioni attraverso accuse di parzialità e di perseguire in realtà finalità politiche è un attacco allo Stato di diritto e mina la fiducia dei cittadini nella giustizia;
-le pratiche di blacklisting che mettono all’indice - sulla stampa e sui social media - i singoli giudici che hanno emesso le decisioni rappresentano uno sviluppo particolarmente preoccupante, che potrebbe portare anche a gravi minacce alla sicurezza dei giudici.
MEDEL ribadisce che in una democrazia:
-il dovere dei giudici è quello di proteggere i diritti di tutte le persone e di decidere i casi valutando le prove e interpretando la legge, in base alle costituzioni nazionali, alla Carta dei diritti fondamentali, alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e ad altre fonti nazionali, europee e internazionali, compresa la giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte europea dei diritti dell'uomo;
- le critiche alle decisioni giudiziarie, soprattutto se espresse dai membri del governo, non possono trasformarsi in una delegittimazione delle decisioni che non condividono;
- le pressioni e gli attacchi ai giudici per le loro decisioni sono una violazione del principio della separazione dei poteri e una violazione dello Stato di diritto, che richiede che le decisioni governative siano soggette alla legge e al controllo giudiziario secondo la legge;
- i singoli magistrati godono - come ogni altro cittadino - del diritto e della libertà di parola, di opinione, di partecipazione ad attività scientifiche e ai dibattiti pubblici.
MEDEL esprime la propria solidarietà a tutti i giudici europei impegnati nei valori della democrazia, della tutela dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto.
Articoli Correlati
Comunicati
Il Csm interviene a tutela del Tribunale di Bologna
Ci troviamo in un momento storico in cui si ripetono – con frequenza e intensità crescente – ripetute aggressioni mediatiche alla persona di singoli magistrati: si tratta di attacchi gravi per i toni utilizzati – spesso sguaiati, gratuitamente offensivi, quando non violenti – e perché, spesso, provengono da persone che rivestono alti incarichi istituzionali; dichiarazioni che, poi, risultano amplificate dai media, talora con un’ulteriore esasperazione dei toni che rischia di sollecitare – come già sta avvenendo – risentimento e violenza verbale verso chi ha il torto di esercitare una pubblica funzione.
Comunicati
Il Csm riprenda a esercitare la sua funzione di tutela della credibilità dell’Ordine giudiziario
Si ripetono con sempre maggiore frequenza gravi attacchi ai magistrati che – nell’esercizio delle loro funzioni – assumono decisioni sgradite alla contingente maggioranza politica.
Noi e Medel
Dichiarazione sugli attacchi contro la magistratura italiana
MEDEL esprime forte preoccupazione per gli attacchi pubblici e la campagna mediatica in corso contro la magistratura a seguito delle decisioni emesse dalla sezione della protezione internazionale del Tribunale di Roma in relazione ai primi casi di applicazione del cd. Protocollo Italia-Albania.
Comunicati
Le conseguenze della “gogna mediatica”: Silvia Albano denuncia le minacce ricevute alla Procura di Roma
Silvia Albano, giudice esperta in materia di immigrazione, ha da sempre rilasciato interviste di taglio divulgativo sul tema della sua specializzazione, ha partecipato a convegni e occasioni di approfondimento insieme ad altri magistrati, ad avvocati e professori universitari.
Comunicati
Le mancate convalide dei trattenimenti in Albania: una soluzione obbligata
I provvedimenti del tribunale di Roma, sezione immigrazione, sono diretta e prevedibile conseguenza della sentenza del 4 ottobre della corte di giustizia, investita da un giudice della Repubblica Ceca.