Il ddl anticorruzione che il Senato
si appresta a votare ”e’ un piccolo passo di un percorso
ancora tutto da fare per risollevare il paese dalle macerie.
Questo insieme di norme ha soprattutto un valore simbolico,
il primo segnale di un’inversione di tendenza dopo anni in
cui i vari governi sono andati in direzione opposta”. E’ l’opinione di Anna Canepa, vicepresidente dell’Anm, intervistata dal
quotidiano ”L’Unita”’.
L’Anm, dice, ”ha denunciato piu’ volte i limiti della
legge. Il piu’ grave resta quello che non si e’ voluto
mettere mano a una disciplina organica di revisione della
prescrizione. L’Europa ci aveva chiesto di rivedere anche
quella”.
Dopo gli scandali che hanno coinvolto le Regioni, secondo la vicepresidente dell’Anm
rileva che ”ora e’ molto peggio” di Tangentopoli perché
”il malaffare non e’ solo a livello di partiti ma di
coscienze. Ci vuole un sussulto di responsabilità per
salvare il paese. E la soluzione non puo’ essere solo per via
giudiziaria. Fu un errore allora. Non lo ripetiamo oggi”.