ROMA – “Adesso l’auspicio è che la
politica torni ad occuparsi delle riforme che interessano tutti i
cittadini e non solo alcuni di loro. La sentenza della
Corte Costituzionale rende effettivo il principio secondo cui tutti i
cittadini sono uguali di fronte alla legge. Il recupero della valutazione
del giudice caso per caso e la bocciatura della autocertificazione sono
in sintonia con questo principio.
Il testo originario della legge
introduceva una nuova immunità nel caso del premier o dei ministri. Ma
l’immunità poteva essere sancita solo da una legge costituzionale e non
da una legge ordinaria. La Consulta indica un punto di equilibrio tra
esigenze della giurisdizione, esercizio della difesa dell’imputato e
tutela della funzione di governo, nella prospettiva di una leale
collaborazione tra le parti”.
Piergiorgio Morosini – segretario generale Md