ROMA – In un giorno solo due passi indietro sulla giustizia.
Nel giorno in cui la Corte Costituzionale dimostra l’infondatezza delle obiezioni sulla nuova geografia giudiziaria, la commissione Giustizia del Senato approva un emendamento che rischia di far slittare di un anno la riforma. Una proroga che fa precipitare nell’incertezza gli uffici interessati, a meno di due mesi dall’entrata in vigore della legge. E che ha come primo effetto quello di penalizzare gli sforzi di chi si è adoperato per farsi trovare pronto a quest’appuntamento. Con un inevitabile spreco di risorse, ancora più grave in un comparto che negli ultimi anni ha già sofferto per una cronica riduzione degli investimenti.
Sempre ieri il Senato ha licenziato il dl carceri. Un provvedimento che a meno di un mese dall’entrata in vigore è stato già depotenziato, con l’inserimento, in primis, di severi vincoli alla concessioni delle misure alternative, già previsti dalla ex Cirielli, con effetti tristemente noti agli addetti ai lavori. Modifiche che appaiono in contraddizione con la drammatica situazione delle carceri italiane, e che sembrano non tenere conto della sentenza della Cedu che, appena qualche mese fa, ha condannato l’Italia. A meno di 9 mesi dallo scadere del tempo concesso al nostro Paese, con una popolazione carceraria che vive in ‘condizioni disumane” e quasi 30mila esuberi, il rischio è che anche il decreto svuotacarceri si trasformi nell’ennesima occasione persa.
Magistratura democratica sottolinea con preoccupazione questi due arretramenti e il ritorno a un metodo di lavoro che speravamo abbandonato, molto attento all’annuncio mediatico e agli slogan di facile presa, ma incoerente nei contenuti. Un metodo che fa guardare con timore agli interventi annunciati negli altri settori della giustizia, a partire dalle modifiche costituzionali in corso di elaborazione.
La speranza che una stagione fosse ormai alle nostre spalle non sta trovando per adesso motivi di conforto.
Anna Canepa segretario generale Magistratura democratica
Luigi Marini presidente Magistratura democratica
(25 luglio 2013)