ROMA – Dissentiamo con
fermezza dai toni e dai contenuti che ancora una volta una parte dei mezzi di
comunicazione utilizza per criticare i provvedimenti giudiziari adottati dalla
magistratura di Taranto a fronte di quello che essa ritiene il permanere di
gravi violazioni e di danni gravissimi all’ambiente e alla salute delle
persone.
In particolare leggiamo
sulla prima pagina de Il Sole 24ore di oggi un commento sul caso Ilva in cui,
dopo avere affermato che le decisioni dei giudici “danno l’impressione di
una partita squilibrata e senza ragionevolezza”, l’autore conclude:
“Resta la sensazione di una volontà di vendetta piuttosto che di
giustizia”. Si tratta di un’affermazione di assoluta gravità,
che, in modo inaccettabile e gratuito,
abbandona il terreno della critica, per quanto aspra possa essere.
Riteniamo che attribuire ai
magistrati finalità contrarie alla legge e, nel caso specifico, uno “spirito di
vendetta” costituisca un fatto senza precedenti e risulti ancora più grave
quando viene fatto senza chiarire le basi concrete di tale giudizio e senza
spiegare quali sarebbero i destinatari di un simile atteggiamento. Si
tratta di commenti inaccettabili e pericolosi, soprattutto in una fase di forti
tensioni sociali, e per questo manifestiamo tutta la nostra vicinanza ai
colleghi di Taranto, fatti segno di simile accusa.
9 ottobre 2012
Antonella Magaraggia – Presidente di Movimento per la
Giustizia-Art.3
Luigi Marini – Presidente di magistratura democratica
Valerio Fracassi – Segretario di Movimento per la Giustizia-Art.3