La distanza tra il confronto con persone reali, che dovrebbe animare la quotidianità del lavoro giudiziario, e le logiche (apparentemente) produttivistiche basate su numeri di fascicoli e “smaltimento di affari” che incombono sulla vita degli uffici giudiziari, sono ormai esperienza costante dei magistrati: l’interesse suscitato dall’articolo pubblicato su Questione Giustizia online, che riproponiamo, conferma la necessità di una discussione – che intendiamo avviare in uno spazio aperto a tutti i contributi – su questa deriva.
È dal racconto di esperienze concrete che crediamo si possa arrivare a una sintesi e all’elaborazione di proposte altrettanto concrete per difendere il senso, il valore, l’orientamento costituzionale della giurisdizione.
Qui è possibile leggere l’articolo completo pubblicato su questionegiustizia.it