
Per Cecilia Corsi
Apprendiamo con sgomento la notizia della scomparsa della Professoressa Cecilia Corsi.
Apprendiamo con sgomento la notizia della scomparsa della Professoressa Cecilia Corsi.
Lo scorso 19 aprile si è tenuta, nell’Aula Magna del Palazzo di giustizia di Milano, una partecipatissima assemblea dell’A.N.M. locale, nella quale molte magistrate e magistrati milanesi, e gli stessi dirigenti dei principali uffici giudiziari del distretto, hanno espresso seria preoccupazione per l’iniziativa disciplinare avviata dal Ministro della giustizia nei confronti di tre giudici della Corte d’Appello di Milano nel noto caso Uss.
Uno dei momenti più intensi dell’Assemblea generale di Iustitia, a Varsavia, sabato scorso: la lettera di Murat Arslan, giudice e presidente di Yarsav, associazione indipendente di magistrati turchi, sciolta con il primo decreto del Governo dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nel 2016. Impegnato nella difesa dei diritti e della giustizia, Murat è stato arrestato, è detenuto dal 2016 e sta scontando una condanna a 10 anni di reclusione. Nel 2017 gli è stato assegnato dal Consiglio di Europa il premio Vaclav Havel per i diritti umani. Le sue parole e queste immagini ci commuovono profondamente.
Chi ha seguito i lavori dell’incontro di sabato dedicato a Salvatore Senese è stato, come me, sollecitato da mille suggestioni. Provo a sviluppare qualche riflessione e a raccogliere alcune considerazioni già emerse in esecutivo.
La notizia dell’esercizio dell’azione disciplinare da parte del Ministro della giustizia nei confronti dei giudici della Corte d’Appello di Milano, nel caso dell’imprenditore russo Artem Uss, non può che destare sconcerto e viva preoccupazione, rappresentando una inedita, non consentita e pericolosa interferenza del Ministero nell’esercizio della giurisdizione.
Il 13 aprile 2023, dalle 15:30, si è svolto il sesto dei Seminari promossi da Magistratura Democratica sulla riforma del processo civile, con la partecipazione di oltre 140 persone collegate da remoto e dei presenti nella saletta della ANM, al sesto piano del Palazzaccio.
Abbiamo già espresso il nostro radicale dissenso sul c.d. “decreto Cutro”, un provvedimento che colpisce la vita e le relazioni affettive e sociali di persone ormai integrate nel nostro Paese senza ridurre in alcun modo al tragedia delle morti in mare.
Registrazione del Consiglio nazionale di Magistratura democratica
I processi di regressione democratica e di crisi sistemica dello stato di diritto innescati dalla presa di controllo dell’esecutivo sui sistemi giudiziari, anche attraverso la sua manipolazione dall’interno, hanno portato in primo piano la rilevanza del principio garanzia del giusto processo, rappresentato dal “Tribunale stabilito per legge” , e di tutte le sue implicazioni.
In vista del Consiglio nazionale di Md che si terrà a Roma (Fondazione Basso) il prossimo 15-16 aprile, diversi esponenti di Magistratura democratica raccontano l’eresia che ha rappresentato e rappresenta
In vista del Consiglio nazionale di Md che si terrà a Roma (Fondazione Basso) il prossimo 15-16 aprile, diversi esponenti di Magistratura democratica raccontano l’eresia che ha rappresentato e rappresenta
In vista del Consiglio nazionale di Md che si terrà a Roma (Fondazione Basso) il prossimo 15-16 aprile, diversi esponenti di Magistratura democratica raccontano l’eresia che ha rappresentato e rappresenta
Con la riforma Castelli-Mastella, si è affermato il principio di temporaneità nell’esercizio delle funzioni semi-direttive e direttive. L’idea di fondo era quella di privilegiare il profilo delle attitudini a discapito di altri indicatori – come l’anzianità – che poco avevano a che fare con le competenze organizzative.
L’intervista di Stefano Musolino al Foglio del 23 marzo scorso è titolata, inequivocamente, “Md vs. Nordio”.
E in effetti le argomentate critiche alle prese di posizione del ministro della Giustizia esordiscono con un’affermazione, condivisibile, che ne è la cornice: “sembra che il ministro Nordio continui a parlare per slogan e che non abbia una visione organica di quella che secondo lui dovrebbe essere un’adeguata riforma del sistema giudiziario e del processo penale”.
Dopo una lunga stagione di maxiprocessi in materia di criminalità organizzata, Magistratura ed Avvocatura si confrontano.
Elisabetta Cesqui, già sostituto Procuratore generale presso la Procura Generale della Corte di Cassazione, mette in luce in questo 2’md le peculiarità storiche e sociali di Magistratura democratica. Un patrimonio collettivo di valori di cui c’è ancora bisogno.
In vista del Consiglio nazionale di Md che si terrà a Roma (Fondazione Basso) il prossimo 15-16 aprile, diversi esponenti di Magistratura democratica raccontano l’eresia che ha rappresentato e rappresenta
Introduzione di Giorgio Costantino, professore emerito di diritto processuale civile dell’Università Roma Tre, di Simonetta Vincre professoressa ordinaria di diritto processuale civile dell’Università degli Studi di Milano e di Annamaria
In vista del Consiglio nazionale di Md che si terrà a Roma (Fondazione Basso) il prossimo 15-16 aprile, diversi esponenti di Magistratura democratica raccontano l’eresia che ha rappresentato e rappresenta
Il 22 marzo 2023, dalle 15.30, si è svolto il quinto dei Seminari promossi da Magistratura Democratica sulla riforma del processo civile, con la partecipazione di oltre 110 persone collegate da remoto e dei presenti nella saletta della ANM, al sesto piano del Palazzaccio.
Il 16 marzo 2023, il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge per l’introduzione di un codice dei crimini internazionali, teso a dare attuazione agli obblighi assunti con lo Statuto di Roma, istitutivo della Corte penale internazionale.
Consiglio nazionale 15 e 16 aprile
Care e cari,
provo a darvi qualche notizia in più sui lavori del CDC.
Il fascicolo monografico n. 4 del 2022 di Questione Giustizia affronta, in maniera del tutto inedita nel panorama delle riviste giuridiche, il rapporto tra diritto e genere con un approccio di sistema, che parte da una prospettiva fondazionale (quanto ha inciso il fattore di genere nella costruzione del diritto come noi lo conosciamo e applichiamo? e sulla configurazione degli ordinamenti giuridici nel contesto delle società che, come la nostra, hanno una radice – e un forte retaggio – patriarcale?) per poi addentrarsi in problematiche concrete, circoscritte e straordinariamente complesse, come i flussi migratori femminili letti con la lente del femminismo intersezionale, e i diritti riproduttivi delle donne.
Introduzione di Giorgio Costantino, professore emerito di diritto processuale civile dell’Università Roma Tre, e di Domenico Dalfino professore ordinario di diritto processuale civile dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro.
Quali sono le priorità per i magistrati e per i cittadini? Le diverse posizioni dei gruppi associativi emerse nell’ultimo Cdc rappresentavano uno spartiacque politico o un caso eccezionale?
Il decreto-legge n. 20 del 2023, all’articolo 7, abroga il terzo e quarto periodo dell’articolo 19 comma 1.1. del decreto legislativo n. 286 del 1998 (Testo unico sull’immigrazione), che consentivano il riconoscimento della protezione speciale alle persone che in Italia avevano costruito una vita privata e familiare. Norma per la quale, è di tutta evidenza, non sussistono i requisiti della necessità e dell’urgenza previsti dall’articolo 77 della Costituzione.
c/o Associazione Nazionale Magistrati, Palazzo di Giustizia
Piazza Cavour 00193 – Roma
C.F. 97013890583
md@magistraturademocratica.it
stampa@magistraturademocratica.it
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