Magistratura democratica

La necessità della pace. La necessità del diritto

Dinanzi a situazioni che violentano e terrorizzano i popoli e scuotono le coscienze e il senso di umanità più elementare, nessuna persona può girare lo sguardo altrove: men che meno i giuristi, per quanto complesse e intricate siano le questioni che chiamano in causa non solo la politica e l’etica, ma anche il diritto, portatore di razionalità, di equilibrio e di moderazione nella regolazione dei rapporti di forza al fine di evitare la deflagrazione e l’aggravamento di conflitti sino ad esiti catastrofici per il mondo intero.

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Un primo bilancio sulla legge 24 novembre 2023 n. 168, in materia di contrasto della violenza sulle donne. Una tutela più efficace per le vittime di violenza o un nuovo irrigidimento simbolico dell’attività di pubblico ministero e giudice?

L’entrata in vigore, il 9/12/2023, della legge 168/2023 che, dopo il “Codice rosso” del 2019, mette nuovamente mano alla normativa penalistica di contrasto alla violenza di genere e alla violenza domestica, ha posto diversi problemi interpretativi e pratici.

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La discrezionalità e la forza delle regole: il CSM e la dirigenza giudiziaria

Consiglio nazionale di Magistratura democratica, 3 febbraio 2024

Il Consiglio nazionale di Magistratura democratica ha espresso preoccupazione per la vistosa tendenza alla gerarchizzazione della magistratura, quale premessa per controllarne e indirizzarne l’azione di controllo della legalità e tutela dei diritti, vanificando il principio costituzionale secondo cui i magistrati si distinguono solo per le funzioni svolte. 

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APP: uno strumento inidoneo che chiama in causa l’inadeguatezza del Ministero, impone un ruolo attivo al CSM, richiede una riflessione della magistratura associata


Consiglio nazionale di Magistratura democratica, 3 febbraio 2024

Le Procure della Repubblica e gli Uffici Gip di tutta Italia denunciano senza eccezioni  come APP, l’applicativo che dal 14 gennaio 2024 è imposto dal D.M. Giustizia n. 217 del 2023 come mezzo esclusivo per la gestione con modalità telematiche delle procedure di archiviazione e che – secondo le prime comunicazioni del Ministero dell’ottobre 2023 – avrebbe addirittura dovuto gestire l’intera fase delle indagini preliminari, stia presentando, sin dal primo giorno di operatività, gravissimi e strutturali problemi di funzionamento.

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La discrezionalità e la forza delle regole: il CSM e la dirigenza giudiziaria

Consiglio nazionale di Magistratura democratica, 3 febbraio 2024

Il Consiglio nazionale di Magistratura democratica ha espresso preoccupazione per la vistosa tendenza alla gerarchizzazione della magistratura, quale premessa per controllarne e indirizzarne l’azione di controllo della legalità e tutela dei diritti, vanificando il principio costituzionale secondo cui i magistrati si distinguono solo per le funzioni svolte. 

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Consiglio Nazionale Md

Per sabato 3 febbraio 2024, dalle ore 10 alle ore 17.30, presso la Fondazione Basso in Roma (via della Dogana Vecchia n. 5) e con possibilità di collegamento da remoto, è convocato il consiglio nazionale di Magistratura Democratica, in cui si affronterà il tema: I criteri di selezione dei direttivi e dei semidirettivi da parte del CSM tra discrezionalità e trasparenza delle decisioni: un percorso in cerca di una definizione.

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Magistratura democratica sulla vicenda di Ilaria Salis

La vicenda di Ilaria Salis, incarcerata in Ungheria e mostrata al suo arrivo in un’aula di giustizia incatenata alle mani e ai piedi e trascinata con una sorta di guinzaglio, è sintomatica di un vergognoso arretramento dello Stato di diritto in un Paese dell’Unione europea.

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Il fascismo non è un’opinione

Il fascismo non è un’opinione. I fasci di combattimento sono nati nel 1919-20 per sovvertire con la violenza l’ordine democratico e contrastare l’affermazione elettorale e locale dei rappresentanti sindacali e politici socialisti. 

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Vivere in chat? Ma quanto?

Nel documento sulla comunicazione preparato in vista del Congresso di Napoli si era ritenuta necessaria una riflessione sugli strumenti e gli ambiti di diffusione dei contenuti comunicativi di Magistratura democratica nel prossimo futuro – basata sulle esperienze e competenze maturate nei due anni di lavoro successivi al Congresso di Firenze – per rendere evidente la ricchezza di idee del gruppo.

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Tutti confermati?

Segnali preoccupanti dal plenum del CSM nell’ambito delle due, estremamente ritardatarie, procedure di conferma negli incarichi di Presidente del Tribunale di Bergamo e Presidente di sezione della Corte di Appello di Torino. 

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Non si può spaccare la magistratura richiamando a sproposito il concetto di imparzialità

Buongiorno a tutti, mi piace esordire in questa assemblea raccogliendo l’invito che in apertura ha fatto il Presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, quando ha focalizzato l’attenzione sul fatto che gli interventi del Governo in tema di giustizia ma anche alcune esternazioni di esponenti di spicco della maggioranza pongono il tema di una ridefinizione dei confini dei rapporti tra organi della rappresentanza politica e la giurisdizione.

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“L’Italia rischia di finire come la Polonia, a rischio l’indipendenza di giudici e pm”

“Il rischio dovunque è oggi la regressione dello stato di diritto”. Lo dice Mariarosaria Guglielmi, per tutti Maro, la presidente di Medel, la sigla dei Magistrats européens pour la démocratie et les libertés. Per anni pm a Roma, e adesso pm per Eppo, la procura europea, ex segretaria di Md, Guglielmi ha appena chiuso con i colleghi a Napoli il congresso di Magistratura democratica. Da cui arriva un allarme forte per il rischio che la nostra Costituzione sia stravolta e i rischi rappresentati da riforme che, come accaduto in Polonia e Ungheria, intervengono sull’assetto di indipendenza di giudici e pm.

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