Magistratura democratica

Formazione universitaria e linguistica giudiziaria

Francesco Messina sottolinea  l’importanza della linguistica giudiziaria, applicata, in particolare, al processo penale, richiamando il laboratorio organizzato dall’Università di Urbino “Carlo Bo”, utile per individuare un punto di contatto tra operatori giudiziari, giuristi e magistrati.

Leggi Tutto »

Tracciare una strada

Relazione scritta dell’intervento tenuto da Fabrizio Filice al Consiglio nazionale di Md dell’11 dicembre 2021. 

Leggi Tutto »

Quale Magistratura democratica

Esiste una saldatura ineliminabile tra un autogoverno legittimato, efficace, virtuoso e trasparente, l’organizzazione degli uffici e la tutela dei diritti, la capacità della giurisdizione di fare giustizia.
Questa saldatura non può essere ignorata, o sottovalutata, anzi, va tenuta ben presente per scegliere quale magistratura vogliamo essere.
Oggi, in particolare, per scegliere quale Magistratura democratica vogliamo essere.

 

Leggi Tutto »

Magistratura democratica e NO CAP

Abbiamo incontrato Yvan Sagnet a Pesaro, in occasione del convegno Parole di Giustizia, alla fine dello scorso mese di ottobre.

Con lui abbiamo realizzato un video 2’MD, nel quale ci ha parlato di sicurezza: qualcosa che riguarda i lavoratori, la loro dignità, la loro vita quotidiana.

Yvan Sagnet ci ha poi parlato dell’esperienza di NO CAP: un modo concreto per sottrarre al caporalato, e a forme vere e proprie di nuova schiavitù, i lavoratori dei campi, coloro che sono l’essenza della nostra filiera alimentare, e che noi non vediamo.

Ci è parsa una esperienza da condividere, proporre e sostenere: una iniziativa per aderire alla quale non occorre essere iscritti, né é necessario iscriversi, a Magistratura democratica.

E perché i nostri gesti diventino ancor più significativi, vi chiediamo di mettere in comune il video, segnalandolo ai colleghi: siano essi iscritti o non a Magistratura democratica.

Leggi Tutto »

A proposito di Referendum

Sono nove, ad oggi, le richieste di referendum al vaglio della Cassazione e della Corte costituzionale: sei di questi in particolare riguardano argomenti in materia di giustizia, pur molto eterogenei tra loro. La possibilità della sottoscrizione telematica ha ovviamente incentivato il ricorso al mezzo, e con ogni probabilità, si ripeteranno in futuro le occasioni di consultazione popolare sui temi più svariati. Diviene essenziale un’informazione capillare ed una discussione franca che possa evidenziare i risvolti effettivi di un voto che si può esprimere solo con un sì o con un no. Magistratura democratica non si sottrae al dovere di fornire il suo contributo.

Leggi Tutto »

Politiche per le vittime: il processo Bataclan

Marco Bouchard, presidente di Rete Dafne Italia, parla del processo Bataclan, che si sta celebrando in Francia, come esempio di iniziative organizzative e di gestione delle udienze in una prospettiva di tutela delle vittime.

Leggi Tutto »

La condanna di Lucano: rispetto della sentenza e interrogativi

Stefano Musolino, segretario di Magistratura democratica, sugli interrogativi suscitati dalla condanna di Mimmo Lucano: rispetto per la sentenza ma senza chiusure alle reazioni che ha suscitato nell’opinione pubblica, per evitare la percezione di una magistratura chiusa e del tutto autoreferenziale.

Leggi Tutto »

Sulla mozione del CDC relativa ai criteri di nomina per gli incarichi semidirettivi

Competenze organizzative e attitudini direttive devono restare, per il governo autonomo, i principali parametri sulla cui base orientare la scelta di quanti saranno chiamati a ricoprire incarichi direttivi e semidirettivi. Occorre tuttavia rendere questi incarichi effettivamente temporanei, con successivo ritorno alle funzioni ordinarie, per un periodo di tempo non simbolico. Una misura, questa, che potrà contribuire a produrre, nel corpo della magistratura, quel cambiamento culturale e di costume deontologico divenuto, oggi, quanto mai necessario: restituire al quotidiano esercizio delle funzioni giudiziarie quella centralità e quella nobiltà che la Costituzione loro assegna.

Leggi Tutto »

Le ‘egolibertà’ e (invece) la Costituzione

Le ‘egolibertà’ indeboliscono i principi fondamentali della nostra Costituzione: un ‘virus culturale’ che distorce la narrazione sui flussi migratori, anestetizzando la sensibilità sociale. Magistratura democratica è composta da magistrati che si propongono di interpretare il principio di indipendenza ed autonomia della magistratura come strumento a garanzia della tutela dei diritti fondamentali.

Leggi Tutto »

Un consumo consapevole, contro il caporalato

Magistratura democratica vuole continuare a intervenire nel dibattito pubblico a tutela dei diritti e per una giurisdizione costituzionalmente orientata, con una nuova iniziativa editoriale: “2’MD” (che si può leggere anche “due minuti di”). 

Un modo concreto per dare voce alle idee e favorire la discussione, attraverso dei brevi video di due minuti ciascuno o poco più: una comunicazione chiara, sintetica ma non semplificatoria. 

Leggi Tutto »

Sulla riforma del sistema elettorale per il Consiglio Superiore della Magistratura

Le degenerazioni emerse nell’esercizio del governo autonomo della magistratura hanno trovato terreno di coltura anche nei meccanismi elettorali di elezione del Consiglio superiore della magistratura. Si impone pertanto una riforma del sistema elettorale. Magistratura democratica esprime contrarietà alle ipotesi di selezione dei componenti del CSM fondate sul sorteggio e sulla base di modelli elettorali di stampo maggioritario. È necessario un modello elettorale che assicuri una rappresentazione plurale della magistratura: equilibrata nella rappresentanza delle ispirazioni culturali, dei generi, dei territori. In questo senso, Magistratura democratica esprime apprezzamento per la proposta elaborata dalla Commissione Luciani, auspicando che – su di essa – si sviluppi un dibattito parlamentare che coinvolga nella riflessione anche la magistratura.

Leggi Tutto »

Parole di Giustizia

L’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la tutela dei diritti di tutti sono il banco di prova delle democrazie contemporanee. Ciò sta scritto nelle Costituzioni del Novecento (a cominciare da quella del nostro Paese) ma spesso – troppo spesso – resta un obiettivo irrealizzato. Così la giustizia sembra talvolta ridursi, da orizzonte di vita decorosa e serena per tutti, a insieme di procedure per risolvere controversie e conflitti.

In questo contesto è nata l’idea di un appuntamento annuale teso a recuperare la consapevolezza del carattere etico e politico oltre (e prima) che tecnico della questione giustizia. Un appuntamento che, dopo nove edizioni a La Spezia, quest’anno si trasferisce a Urbino e a Pesaro, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino ‘Carlo Bo’, l’Associazione studi giuridici ‘Giuseppe Borrè’ e Magistratura democratica, con il coinvolgimento dell’Ordine degli avvocati di Pesaro e di Urbino e di tre istituti superiori: l’istituto Raffaello di Urbino, i licei Mamiani e Marconi di Pesaro.

Al centro della riflessione di questa edizione di “Parole di giustizia” è il senso di in-sicurezza che attraversa la società. Magistrati, avvocati, docenti universitari, giornalisti ed esperti di comunicazione – attraverso dibattiti, lezioni magistrali e interviste – ne analizzeranno sia le ragioni sia gli effetti sulla politica, sui diritti, sulla legislazione, sul modo di amministrare la giustizia.    

Il festival Parole di Giustizia 2021 si aprirà a Urbino venerdì 22 ottobre a Palazzo Battiferri con la lectio magistralis di Ilvo Diamanti e si concluderà domenica 24 ottobre a Palazzo ducale con quella di Tomaso Montanari. Sabato 23 ottobre si trasferirà a Pesaro e vedrà protagonisti, tra gli altri, Vera Gheno, Donatella Di Cesare, Yvan Sagnet, Umberto Ambrosoli. 

Leggi Tutto »

Un grave attacco alla difesa collettiva dei diritti e alla democrazia costituzionale

Il violento assalto alla sede nazionale della CGIL, operato ieri da formazioni di estrema destra, rappresenta una grave ferita per la democrazia costituzionale: un colpo inferto alla difesa collettiva dei diritti e alle conquiste di chi ha sempre lottato per la sicurezza sul lavoro e l’emancipazione dei lavoratori dallo sfruttamento. Magistratura democratica esprime tutta la sua vicinanza alla CGIL, avvertendo al contempo il pericolo che gruppi organizzati di stampo squadrista, attraverso azioni violente come quelle verificatesi ieri a Roma, possano prendere il controllo del malcoltento.

Leggi Tutto »

Un mare di vergogna

Venerdì 1 e sabato 2 ottobre 2021, a Reggio Calabria, si terrà il convegno organizzato da Magistratura democratica, in collaborazione con A.S.G.I., dedicato alle violazioni dei diritti umani fondamentali dei migranti, persone vulnerabili in movimento: dai respingimenti informali alle omissioni di soccorso.

Leggi Tutto »

L’affanno della giustizia

Una giustizia in affanno è quotidianamente impegnata, senza risorse adeguate, nel rendere il proprio servizio, molto spesso in uffici che vivono grandi disagi in termini di carenza di organico e di arretrato storico, anche in territori difficili. Una giustizia composta anche da magistrati giovani e in prima linea, che fanno quotidianamente fronte alle carenze ataviche del sistema giustizia. È nostra responsabilità rappresentare all’opinione pubblica questa realtà ed evidenziare un rischio: non ci sarà riforma del processo, penale e civile, valorizzazione dei meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie, o ufficio del processo che potrà produrre il risultato sperato, finché la situazione dei carichi di lavoro, del numero dei magistrati togati e del personale amministrativo non sarà modificata in modo tangibile e non sarà operata una seria razionalizzazione della geografia giudiziaria. Occorrono interventi di riforma ambiziosi e audaci, in grado di consegnare realmente a questo paese una giustizia efficiente, capace di conciliare tempi congrui con un’adeguata tutela dei diritti e delle persone. Cambiare sì, ma in questa direzione.

Leggi Tutto »

Il dovere di fare chiarezza

Ogni critica rappresenta l’anima del confronto e deve perciò essere sempre tenuta in considerazione: anche se aspra, caricaturale o persino oltraggiosa. Ma altra e diversa cosa dalla critica è l’attribuzione di pensieri ed opinioni mai espressi, per giunta contrari a verità. Quando ciò accade, l’informazione si trasforma in menzogna e la “notizia” in artificio ingannevole, falso ed infamante.

Leggi Tutto »

I danni dell’«individualismo penale»

Riforma della giustizia, toghe ‘star’ e referendum: dal protagonismo di alcuni procuratori, che ne ha penalizzato il compromesso finale, alla proposta di riforma del processo penale, quale grande occasione persa. Ne parlano, in un’intervista, la nuova presidente e il nuovo segretario generale di Magistratura democratica.

Leggi Tutto »

Per le donne afghane

Ad ogni regime autoritario che faccia dell’oscurantismo il paradigma della condizione femminile deve corrispondere una campagna internazionale di mobilitazione delle coscienze e di sostegno umanitario. Con questo auspicio, rivolgiamo un appello a tutti i governi e agli organismi internazionali, affinché mettano al centro dei loro programmi il dovuto ausilio alla popolazione afghana, attivando ogni necessario meccanismo di protezione internazionale per le donne e i profughi di questo Paese.

Leggi Tutto »

La scomparsa di Gino Strada

Magistratura democratica si stringe nel dolore per la perdita di Gino Strada, fondatore di Emergency e coraggioso simbolo per la tutela dei diritti umani, soprattutto dei più vulnerabili e fragili

Leggi Tutto »

Il vaccino: un diritto ed un onere

La vaccinazione anticovid è, al tempo stesso, un diritto ed un onere. Uno strumento di liberazione dai più gravi timori per la salute individuale e collettiva, il cui mancato adempimento ben può giustificare una serie di calcolate restrizioni e limitazioni, adottate nell’interesse collettivo, in vari ambiti della vita sociale.

Leggi Tutto »

Processo penale: cambiare sì, ma come?

La norma sulla improcedibilità contenuta nella proposta di riforma ‘Cartabia’, oltre a stridere con l’articolo 112 della Costituzione, è potenzialmente irragionevole, perché ‘colpisce’ con un’unica e rigida sanzione processuale situazioni e processi molto diversi tra loro, trascurando la diversa gravità dei reati e la diversa complessità degli accertamenti da svolgere. L’improcedibilità così concepita, inoltre, diminuisce la qualità delle garanzie delle persone sottoposte a giudizio e rischia di sacrificare i diritti delle persone offese. Né risponde a pretese esigenze del diritto europeo, ove non si richiede che un processo finisca ‘entro un certo termine’, ma piuttosto che finisca ‘utilmente’, ossia con un accertamento del fatto.

Leggi Tutto »

Non dimenticare, guardando avanti

A vent’anni dai fatti di Genova ci troviamo a constatare la persistente difficoltà della giurisdizione nell’entrare, in profondità, nei fatti di abuso contro le persone private della libertà e nell’accertare le reali dinamiche degli eventi. Insistere oggi, comepiù di vent’anni fa, per la migliore attuazione della speciale protezione che la Costituzione assegna alle persone private della loro libertà è il modo più sincero e propositivo di ricordare le immagini indelebili della Caserma di Bolzaneto e della scuola Diaz.

Leggi Tutto »

Non dimenticare, guardando avanti

L’articolo 13, quarto comma, della Costituzione prevede che sia punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. Si tratta dell’unico obbligo di incriminazione espresso

Leggi Tutto »