La digitalizzazione dei processi è una strada obbligata, ma deve essere percorsa con mezzi adeguati. Che mancano.
Il 2024 è trascorso invano, perché con il nuovo anno l’estensione del processo telematico, dopo le archiviazioni, ad altre fasi processuali, si è rivelato un fallimento.
Annunciato.
Si susseguono i decreti dei capi degli uffici per la sospensione del processo telematico. Molti dei magistrati, che hanno iniziato il tirocinio da quasi due mesi, non hanno ancora il personal computer.
L’Anm deve fare la sua parte: segnalare i problemi, proporre soluzioni, controllare l’effettivo adempimento degli obblighi del ministro, tutelare i colleghi che, a causa delle dotazioni carenti, non possono svolgere correttamente e tempestivamente il proprio compito.
Senza proteste generiche, senza ricorrere a canali privilegiati, ma con forza, serietà, competenza.
I candidati di Magistratura democratica si impegnano a far sì che il prossimo Comitato direttivo centrale istituisca al più presto un Ufficio informatico dell’ANM, che segua da vicino le innovazioni tecnologiche che stanno interessando sia gli uffici di merito che di legittimità, raccogliendo costantemente le segnalazioni di ogni magistrato e operi in concreto per produrre idee ed esigere la soluzione dei problemi.
Le candidate e i candidati della lista Magistratura democratica