Ostinatamente aperti al confronto

Il 14 luglio 2022 il Coordinamento delle Camere Penali della Regione Calabria ha proclamato l’astensione dalle attività. Sono stati diramati documenti di accesissima protesta, denunciando la deriva verso uno “stato d’eccezione” del processo penale, giustificato dal contrasto alla criminalità organizzata.

La Sezione di MD Reggio Calabria ha inteso sorvolare sugli aspri toni adoperati dall’avvocatura e si è dichiarata ostinatamente aperta al confronto come strumento di crescita per tutta la giurisdizione. Ha dunque risposto alle Camere Penali proponendo la creazione di uno spazio di incontro, per discutere insieme, con franchezza, su temi strettamente giuridici.

La concreta applicazione di alcune norme di c.d. doppio binario, infatti, è ancora oggetto di orientamenti contrastanti. Ma anche le norme di diritto processuale “comune” necessitano, nella prassi, di adeguamenti se applicate ai maxi-processi di criminalità organizzata.

Magistratura Democratica riconosce perciò l’utilità del dialogo, tra interlocutori che muovono da diversi punti di vista, nella comune cornice costituzionale.

Sono stati allora selezionati alcuni temi controversi su cui molto è ancora da dire – il rapporto con la stampa, il percorso dei collaboratori di giustizia, la gestione del fascicolo del p.m., la testimonianza della p.g. sulle intercettazioni, le misure cautelari, le misure di prevenzione. Ciascuno di essi sarà oggetto di un dibattito costruttivo, che vedrà la partecipazione di un magistrato, un avvocato, un professore universitario.

Gli incontri con l’avvocatura sono l’occasione per manifestare all’esterno l’attitudine di MD: a rinunciare ai preconcetti nonostante la delicatezza dei temi, a porsi all’ascolto di ogni domanda di giustizia, a riflettere insieme al contraddittore più ispido.

È il momento di dimostrare che, anche alle latitudini notoriamente difficili, è possibile dialogare sulle garanzie, animati da onestà intellettuale, con l’ambizione di realizzare una comune ricerca giuridica finalizzata al miglioramento del sistema.

Dopo decenni in cui il suo rapporto con il garantismo ha visto fasi alterne, Magistratura Democratica accetta la sfida – e non si accontenta, ma rilancia.