ore 20.45
via Cesare Battisti 4
Le note vicende che nei mesi scorsi hanno coinvolto alcuni consiglieri del CSM hanno riacceso l’attenzione sull’organo di autogoverno della magistratura, sul suo funzionamento e sulla sua composizione. E, più in generale, sul rapporto fra politica e giustizia. Si levano giustamente istanze di trasparenza e denunce di forme inaccettabili di gestione del potere. I rimedi prospettati da più parti, come quello del sorteggio dei membri togati, rischiano tuttavia di essere peggiori dei mali.
La sezione Piemonte e Valle d’Aosta di Magistratura Democratica ritiene che la discussione non debba riguardare solo gli operatori del diritto e chiama pertanto la cittadinanza ad un confronto pubblico sulle proposte di riforma del CSM, nella convinzione che ogni modifica dei suoi assetti abbia ricadute sulla giurisdizione intesa come servizio ai cittadini e sull’equilibrio tra i poteri dello Stato, e quindi sulla qualità della nostra democrazia costituzionale.