Ricordando l’anniversario dell’assassinio di Giovanni Falcone da parte della mafia nel 1992, MEDEL ha dichiarato il 23 maggio Alert Day
sull’indipendenza della giustizia in Europa. In questa data siamo
invitati a riflettere sulla necessità di una giustizia indipendente ed
effettiva in tutta Europa e sulla sua importanza per la salvaguardia dei
diritti fondamentali e delle libertà dei cittadini europei.
Nell’ultimo decennio molte minacce sono
venute alla luce, portando ad una crescente sfiducia dei cittadini verso
il progetto di integrazione europea: la crisi economica e finanziaria;
la minaccia del terrorismo; il fenomeno della migrazione. Tutte queste
minacce, e le risposte date dalle istituzioni europee e dai governi
nazionali, hanno messo in pericolo gli sforzi di integrazione ed hanno
tuttavia evidenziato l’essenzialità di un sistema giudiziario
indipendente che in tutta Europa sia in condizioni di proteggere le
libertà ed i diritti fondamentali di tutti cittadini.
Nella necessità di confrontarsi con il
problema di una crescita economica insufficiente, UE e USA stanno
negoziando segretamente un accordo di libero commercio (TTIP), secondo
il quale, tra le altre misure, si sta considerando la creazione di un
tribunale degli investimenti internazionali. Questo porrebbe le
corporazioni multinazionali allo stesso livello degli Stati sovrani,
sulla presunzione che le corti nazionali degli Stati membri UE non siano
in grado di garantire protezione legale effettiva agli investitori
stranieri.
Come sottolineato da MEDEL nel suo
parere diffuso oggi, non c’è alcuna giustificazione obiettiva o base
legale per la creazione di un tale tribunale, e tutti cittadini europei
devono essere altamente preoccupati di tale proposta. Un tribunale
arbitrale segreto, speciale, privato, che passi sopra i tribunali
nazionali, potrebbe essere stabilito per nessun altro scopo che la
difesa degli interessi e dei profitti delle corporazioni multinazionali.
Questo tribunale garantirà alle corporazioni multinazionali privilegi
legalmente vincolanti; avrà potere di punire gli Stati e, allo stesso
tempo, non sarà responsabile nei confronti dei cittadini né dovrà
rispondere alle regole del gioco democratico o fronteggiare le proteste
popolari o delle sue vittime, considerate un danno collaterale.
La lotta contro il terrorismo, d’altra
parte, ha portato all’adozione di misure che mettono in pericolo la
libertà dei cittadini europei, senza riuscire a risolvere i problemi di
sicurezza. Come MEDEL ha sottolineato nella dichiarazione di Pisa del
marzo scorso, la contaminazione delle leggi e della procedura penale con
misure derogatorie usate nella lotta contro il terrorismo in Francia e
il tentativo di integrare nella legge ordinaria misure eccezionali ed
una estensione illimitata dello stato di emergenza non possono essere
considerate una situazione normale in una società democratica.
In aggiunta a tutto questo, in un
tentativo di deviare l’attenzione dalla disastrosa risposta dei governi e
delle istituzioni europee alla crisi migratoria, l’UE ha raggiunto un
accordo con il governo turco che mette in imbarazzo tutti gli europei,
non considerando i chiari atti di violazione della separazione dei
poteri da parte del governo della Turchia: il trasferimento di giudici e
pubblici ministeri senza consenso; l’arresto e la destituzione di
giudici e pubblici ministeri esclusivamente per atti riguardanti le loro
funzioni; il mancato rispetto dell’indipendenza del sistema giudiziario
in discorsi pubblici da parte del presidente della Turchia.
Questi sono solo alcuni esempi
preoccupanti delle minacce che il potere giudiziario fronteggia in tutta
Europa. Ce ne sono altri, come le misure inaccettabili prese dal potere
esecutivo nei confronti di quello giudiziario in Polonia, con la
paralizzazione del tribunale costituzionale, o l’interferenza dei
servizi segreti nel sistema giudiziario in Romania.
Come ricordato da MEDEL in molte
occasioni, il diritto di avere accesso ad una giustizia indipendente non
è un privilegio, è un diritto fondamentale di tutti cittadini europei. I
poteri economici e politici non possono oltrepassare la frontiera della
separazione dei poteri, il principio che garantisce il rispetto per i
diritti fondamentali e le libertà ed assicura che tutti gli europei,
cittadini o istituzioni, senza distinzione di origine o di status
economico, sono uguali davanti alla legge.
Non possiamo rimanere passivi mentre
l’indipendenza del giudiziario è minacciata in tutta Europa, è un dovere
di cittadinanza contrastare tutti tentativi di interferenza
nell’indipendenza del potere giudiziario. Lo dobbiamo alla memoria di
Giovanni Falcone. Lo dobbiamo al futuro dell’Europa.
Gualtiero Michelini
(presidente di MEDEL)
Mariarosaria Guglielmi
(rappresentante di Magistratura Democratica in MEDEL)
Carlo Sabatini
(rappresentante di Movimento per la Giustizia in MEDEL
DOCUMENTI:
(23 maggio 2016)