Riceviamo e pubblichiamo l’appello dei Comitati Dossetti per la riforma della legge elettorale e contro la istituenda Convenzione. Si può firmare QUI
Giuristi
contro la Convenzione
Subito la
legge elettorale
I Comitati Dossetti per
la Costituzione augurano buon lavoro al Presidente Letta, di cui
apprezzano lo sforzo coraggioso e determinato di fronte alla
drammatica situazione economico-sociale del Paese.
Riguardo alle riforme
costituzionali i Comitati dichiarano assolutamente necessario che
esse vengano sottratte al ricatto della legge elettorale vigente, la
cui espulsione dall’ordinamento, che ne è così gravemente
sfregiato, deve precedere e rendere possibile ogni altro intervento
di riordinamento istituzionale.
Riguardo alle procedure e
al merito dell’ipotizzato processo di revisione costituzionale, i
Comitati Dossetti si riservano un parere informato, ma fin da ora
richiamano il governo e il Parlamento al rispetto delle norme
dell’art. 138 della Costituzione, senza l’osservanza del quale
l’intera Costituzione sarebbe delegittimata. In particolare
ritengono che non si debba far appello a Commissioni o Convenzioni
paracostituenti per progetti complessivi di riforma, ma che si debba
procedere con riforme puntuali discusse e realizzate con le procedure
previste istituto per istituto. I Comitati fanno propria la riserva
espressa dal prof. Onida nella relazione finale del Gruppo di lavoro
istituito dal Presidente della Repubblica, secondo la quale il
progettato ricorso a organismi redigenti non previsti
dall’ordinamento, rischierebbe di “innescare un processo
‘costituente’ suscettibile di travolgere l’intera Costituzione”
di cui, pur nelle opportune puntuali modifiche, vanno mantenuti fermi
“i principi, la stabilità e l’impianto complessivo”.
Il ricorso a procedure
arbitrarie certamente porterebbe al fallimento dell’intero
processo, ciò che, dato il legame stabilito con la durata del
governo, riaprirebbe una crisi dalle conseguenze imprevedibili.
I Comitati Dossetti
richiamano alla riflessione di tutti il fatto che, di fronte al
collasso di tutte le regole e delle vecchie certezze dell’ordine
economico-sociale, i principi fondamentali della Costituzione sono
rimasti gli unici principi di razionalità e quindi di stabilità
dell’ordinamento.
Raniero La Valle, Luigi
Ferrajoli (presidenti), prof. Umberto Allegretti, prof. Gaetano
Azzariti, prof. Enzo Balboni, prof. Francesco Bilancia, prof. Lorenza
Carlassare, prof. Nicola Colaianni, prof. Claudio De Fiores, prof.
Mario Dogliani, prof. Gianni Ferrara, prof. Alessandro Pace, prof.
Umberto Romagnoli, prof. Sergio Bartole, avv. Francesco Di Matteo,
avv. Domenico D’Amati, avv. Nanni Russo, Giuseppe Giulietti, Tommaso
Fulfaro, Domenico Gallo.
Roma, 2 maggio 2013