Proprio mentre Questione Giustizia pubblica un numero speciale dedicato al tema
della sicurezza e della salute legate ai luoghi di lavoro, assistiamo al
ritorno nel dibattito pubblico di posizioni che addebitano ai magistrati di non
seguire logiche di compatibilità economica.
Il fatto che posizioni di
tale tenore siano espresse da rappresentanti delle istituzioni rende la cosa
ancora più rilevante e ci impone di ribadire che il diritto dei lavoratori e
dei cittadini a vedere tutelate incolumità e salute trova riconoscimento anche
in disposizioni penali, che i magistrati hanno l’obbligo di applicare nel
rispetto dei principi costituzionali che presiedono all’attività giudiziaria.
La ricerca di un equilibrio tra i valori in gioco, quali salute, libertà d’impresa,
interessi finanziari, ambiente, spetta alle istituzioni politiche,
chiamate ad adottare, nel rispetto delle norme costituzionali, gli atti
normativi e amministrativi di loro competenza.
Tenere distinti i piani e rispettare le attribuzioni dei poteri dello Stato è
compito di chiunque abbia responsabilità pubbliche e il fatto che lo si debba
ricordare ancora una volta non è un segnale positivo.
Luigi Marini
presidente Magistratura Democratica
LO SPECIALE QG: Sicurezza sul lavoro
(30/07/2012)