Sabato
scorso il Consiglio Nazionale di Magistratura democratica, dopo un ampio
dibattito naturalmente aperto anche ai sottoscrittori del documento dal titolo
per un “Soggetto autonomo di Area”, ha deliberato nel modo seguente:
Il Consiglio Nazionale
di Magistratura democratica
1. ribadisce l’impegno nell’ambito di
Area per affermare una giurisdizione rispettosa del mandato costituzionale,
presidio concreto per i diritti
fondamentali delle persone, e per contrastare un modello di magistrato
proiettato elusivamente su logiche corporative e su bisogni personali e, nello
stesso tempo, lontano dai luoghi di confronto dell’associazionismo giudiziario;
2. ritiene non più dilazionabile la
promozione di momenti di confronto sia in sede locale sia in sede nazionale tra
i rappresentati e i rappresentanti di Area negli organi di autogoverno e in
Anm;
3. ritiene, altresì, necessari incontri
tra direttivi di Md e Movimento/Art.3, anche in vista della convocazione di
periodiche riunioni di confronto e proposta aperte a tutti coloro che si
riconoscono nel progetto di Area, nonché della promozione della attività dei
gruppi di lavoro e di iniziative che concorrono alla formazione di una cultura
condivisa sui valori di fondo della giurisdizione e sulla loro realizzazione;
4. valuta positivamente forme di
coordinamento nell’azione di Area a livello territoriale;
5. ritiene che il percorso associativo così
delineato richieda una partecipazione attiva dei magistrati che si riconoscono
in Md e l’apporto propositivo del gruppo e delle sue risorse culturali e
organizzative
Roma,
23/6/2012.