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Vittorio Manes: Giustizia mediatica

intervista a cura di Magistratura democratica


Il professor Vittorio Manes, ordinario di Diritto penale nell’Università di Bologna, ci parla del suo recentissimo libro "Giustizia mediatica. Gli effetti perversi sui diritti fondamentali e sul giusto processo".

Il "caso Calabria"

Il Pubblico Ministero, il giudice e la comunicazione

di Esecutivo nazionale di Magistratura democratica

Crediamo nel ruolo del Pubblico Ministero che, quale primo tutore delle garanzie e dei diritti costituzionali, agisce nella consapevolezza della necessaria relatività delle ricostruzioni accusatorie e della necessità di verificarle nel contraddittorio, e non in quello di parte interessata soltanto al conseguimento del risultato, lontano dalla cultura della giurisdizione e dall’attenzione all’accertamento conseguito nel processo. E crediamo nell’impegno dei magistrati che, anche nei contesti territoriali più difficili, continuano a svolgere con questa consapevolezza le loro funzioni, incarnando una giurisdizione terza e imparziale, vera precondizione per un esercizio corretto del difficile compito di giudicare.

Il “caso Calabria”

Le risposte che servono alla Calabria

di Stefano Musolino
Sostituto procuratore della Repubblica - DDA di Reggio Calabria
componente Esecutivo Md
Con dolo o con colpa, si alimenta il messianismo della repressione penale, torcendola a finalità che le sono estranee e perdendo così di vista l’essenza dei problemi economici e culturali che sono la causa della pervicace resistenza della ‘Ndrangheta

Il “caso Calabria”

L’esercizio indipendente della giurisdizione in terra di mafia

di Esecutivo nazionale di Magistratura democratica
Eccessi mediatici, esaltazione di conflitti personali e risorse umane limitate mettono a nudo le difficoltà della giurisdizione in Calabria.

Indagini e stampa

Calabria «smontata» dal processo mediatico

di Emilio Sirianni
presidente della Sezione lavoro della Corte d’Appello di Catanzaro
Prudenza istituzionale e rispetto delle persone coinvolte, inclusi gli indagati, impongono sobrietà e cautela nelle dichiarazioni rese dai magistrati alla stampa

Rassegna

Ezia Maccora «Più attenzione alle parole usate nelle sentenze»

di Esecutivo di Magistratura Democratica
L’intervista al Corriere della Sera a cura di Fiorenza Sarzanini, 14 marzo 2019