Solidarietà ai colleghi e al cancelliere del Tribunale vittime di una gravissima aggressione

I fatti di Perugia

Solidarietà ai colleghi e al cancelliere del Tribunale vittime di una gravissima aggressione

di Esecutivo di Magistratura Democratica

                                                                                                                                                                                                                                                                             ROMA – Esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro affetto ai colleghi e al cancelliere vittime della gravissima aggressione avvenuta questa mattina all’interno del Tribunale di Perugia.

Gli eventi drammatici che oggi lo hanno colpito, come quelli in passato accaduti in altri uffici giudiziari, rappresentano un grave attacco ai valori della giurisdizione come strumento di tutela dei diritti.

Vogliamo per questo far sentire la nostra vicinanza a tutti i magistrati, al personale amministrativo e agli avvocati che operano presso quell’ufficio e il nostro sostegno per il difficile compito che ciascuno di loro da domani sarà chiamato a svolgere perché torni ad essere il luogo al quale la collettività affida le sue istanze di giustizia.

Si ripropone ancora una volta la questione della sicurezza delle nostre sedi giudiziarie, la cui verifica va sollecitata al Ministro della giustizia, con la doverosa collaborazione ed attenzione dei capi degli uffici ai quali specificamente essa è demandata.

Ma un rifiuto delle regole che porta all’aggressione fisica dei giudici che le hanno applicate non può essere confinato nel caso singolo: occorrono la nostra consapevolezza dei rischi rappresentati dal diffuso clima di odio sociale alimentato da molti, nei confronti di ogni istituzione, di ogni competenza e il nostro impegno collettivo per arginare la pericolosa deriva verso la perdita di quel senso di comune appartenenza alle istituzioni che è fondamento della democrazia e della coesione sociale.

Il comitato esecutivo di Magistratura democratica, 25 settembre 2017

25/09/2017

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