XX Congresso
L'intervento di Andrea Zanello
Nel rivolgere questo indirizzo di saluto ed il sincero ringraziamento per l’invito a partecipare ai lavori del Congresso di Magistratura Democratica, l’Associazione Nazionale Forense, che da lungo tempo e per la sua storia ha rappresentato e rappresenta a tutt’oggi una importante componente dell’associazionismo forense, apprezza la non casuale coincidenza dei temi posti all’ordine del giorno del Vostro Congresso con quelli che saranno dibattuti nel prossimo mese di maggio nel nostro VII Congresso Nazionale, che si terrà a Bergamo.
Al tema dell’Europa “come motore dei diritti” corrisponde la nostra necessità di confrontarci sulla internazionalizzazione della professione e di allargare il nostro orizzonte operativo quantomeno all’ambito continentale.
E questo tema ha portato con sé quello della ricerca della risposta, anche in termini organizzativi e di efficienza del servizio, che la classe forense è chiamata a dare alle nuove domande del “mercato”; laddove il termine “mercato” non ci spaventa perché, se da un lato abbiamo ben chiaro il valore sommo del “bene” che trattiamo e cioè i diritti del cittadino, dall’altro sentiamo la necessità di una visione moderna ed al passo con i tempi del “servizio” che offriamo.
Aggiungo solo che, fermi restando il ruolo costituzionale della funzione della difesa e la estrema delicatezza e particolarità del nostro lavoro e della materia che trattiamo, riteniamo più di altri che vi sia la necessità di confrontarsi laicamente e con onesta franchezza con concetti quali “concorrenza”, “impresa”, “organizzazione”, “efficienza”, “liberalizzazioni”.
Infine, la domanda che vi ponete “A che serve l’associazionismo giudiziario?” ci vede coinvolti, per la parte che ci compete, in quanto libera associazione, di carattere spiccatamente “sindacale”, da sempre alle prese con la gestione del non facile rapporto con l’agire spesso “politico” delle c.d. rappresentanze istituzionali (in primis quelle ordinistiche), alle quali ciascuno di noi è legato da un vincolo obbligatorio di iscrizione (per motivi ordinamentali ed amministrativi), ma non già di libera e volontaria scelta.Reggio Calabria, 27 marzo 2015.
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