Comunicato Md Torino

No Tav

Comunicato Md Torino

di Esecutivo di Magistratura Democratica
Minacce inaccettabili, respingere cultura della violenza

COMUNICATO MD TORINO SUI FATTI CONNESSI ALL'INDAGINE NO TAV

1.      Il livello di tensione e di violenza diffusa connesso all’esecuzione dell’opera TAV in Valle di Susa  ha raggiunto, come emerge anche dalle notizie di questi ultimi giorni, livelli esasperati e rischia di mettere in crisi il punto di equilibrio esistente tra precisi diritti costituzionali. E’ una questione che richiama la politica affinché individui le soluzioni richieste dalla gravità della situazione.

2.      Ai magistrati compete dare applicazione alla legge nel rispetto dei valori costituzionali che fondano l’uguaglianza tra le persone, il rifiuto della violenza, il rispetto della libertà personale, il giusto processo.

3.      L’andamento delle indagini, l’ordinanza cautelare del gip e le decisioni del tribunale del riesame dimostrano che non sono fondate le critiche secondo cui la magistratura torinese avrebbe avviato una “operazione” che intende contrastare il movimento “No Tav”  e si sarebbe mossa con sudditanza ad esigenze di ordine pubblico, mentre consentono di affermare che essa ha operato in modo trasparente all’interno di una realtà difficilissima al fine di  accertare responsabilità individuali per fatti  di reato specifici, così adempiendo al mandato che la Costituzione affida alla giurisdizione

4.      Le minacce e i gravissimi attacchi personali che sono stati indirizzati al procuratore Caselli e ai magistrati torinesi sono inaccettabili ed esprimono una cultura della violenza che è estranea alle regole della convivenza e come tale va sempre respinta e ad essa si deve oggi rispondere esprimendo una solidarietà incondizionata a Giancarlo Caselli e agli altri magistrati che si sono interessati dei procedimenti.

Torino, 1.3.2012

06/03/2012

Articoli Correlati

Comunicati

Garanzia o interferenza?


La giornata delle cronache del mondo giudiziario si apre con la notizia di un ulteriore episodio di voto decisivo del Vice presidente del CSM, questa volta ago della bilancia nella nomina del Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

Comunicati

Carcere e gravidanza


È di questi giorni la notizia di una giovane donna tunisina, tratta in arresto a novembre per possesso di stupefacente, sottoposta a custodia cautelare presso la Casa circondariale di Sollicciano, in stato di gravidanza e costretta dopo quattro mesi ad abortire per motivi di salute.

Giornata internazionale delle donne in magistratura, 10 Marzo 2024

MEDEL celebra la Giornata del 10 Marzo, sottolineando ancora una volta l'impegno delle donne per la giustizia e per lo Stato di diritto.


Ovunque, le donne hanno portato un cambiamento democratico all'interno dei sistemi giudiziari: una nuova idea di uguaglianza che ha favorito il progresso della cultura dei diritti; una nuova concezione dell'apertura e della rappresentatività - e una maggiore legittimità democratica - dei sistemi giudiziari in tutto il mondo.

Comunicati

Sulla designazione del Comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, guardando avanti


La designazione dei componenti del Comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura da parte del CSM giunge con ritardo rispetto alle scadenze fissate dal calendario istituzionale ed è stata preceduta da forti rilievi critici sulla trasparenza della procedura seguita. Le preoccupazioni espresse in corso di procedura – che erano alla base delle critiche – non hanno trovato adeguate risposte nelle motivazioni della delibera poi approvata a maggioranza dal Plenum (soprattutto per quanto riguarda la delibera relativa ai componenti provenienti dalla magistratura, che è stata approvata a maggioranza, con sei voti contrari e due astensioni).

Comunicati

Libertà costituzionali e ordine pubblico


Ieri mattina, a Pisa, reparti della Polizia di Stato in assetto antisommossa hanno impedito a un corteo di studenti riunitosi in via San Frediano, davanti al liceo artistico Russoli, per una manifestazione di solidarietà nei confronti della popolazione palestinese, di accedere a piazza dei Cavalieri, adottando la cosiddetta “carica di alleggerimento” nel corso della quale diversi manifestanti sono stati colpiti con manganellate e  hanno subìto lesioni personali.