Rammarico per decisione Csm

Fuori ruolo

Rammarico per decisione Csm

di Esecutivo di Magistratura Democratica
Su capi legislativo e gabinetto Giustizia

ROMA - L’aspettativa prevista dell’art. 23 bis del decreto legislativo n. 165 del 2001 non solo comporta la conservazione del posto di magistrato, ma neppure pregiudica, grazie a una norma speciale (l'art. 1, comma 578, della legge n. 296 del 2006), l’anzianità di servizio. Modifica, quest’ultima, che risulta scarsamente convincente sul piano di sistema e che rende ancora più problematica l’impostazione che il legislatore degli anni 2006-2007 e 2012 ha inteso adottare in questa materia.

La conseguenza è che con questo strumento anche l’ampio termine massimo decennale della destinazione del magistrato a funzioni non giurisdizionali può in concreto essere aggirato.

Anche per questo abbiamo condiviso l’atteggiamento di estremo rigore che il Consiglio Superiore della Magistratura si era sinora imposto in questa materia sotto un duplice profilo. Quello della valutazione oggettiva della natura e dell’utilità per la giurisdizione dell’incarico fuori ruolo richiesto; ma anche quello dell’attenzione ai  requisiti soggettivi in relazione al magistrato interessato, per evitare che una eccessiva permanenza individuale fuori ruolo metta in discussione il mantenimento di un profilo culturale aderente alla funzione giudiziaria e generi inutile confusione nell’opinione pubblica.

Il limite temporale all’esercizio di attività amministrative da parte di magistrati è perciò un principio che l’organo di autogoverno deve tutelare sempre dal possibile svuotamento di contenuto.

Prendiamo atto con rammarico che questa impostazione non è stata  più condivisa dal CSM con la decisione di autorizzare l’aspettativa di due magistrati con esperienze fuori ruolo ultra decennali per ricoprire ruoli apicali del Ministero della Giustizia.

24 maggio 2013
 
Antonella Magaraggia  
presidente Movimento per la giustizia- Art.3
Luigi Marini
                    presidente Magistratura democratica
Anna Canepa                  segretario generale Magistratura democratica
Nicola Di Grazia              segretario generale Movimento per la giustizia-Art.3

25/05/2013

Articoli Correlati

Comunicati

25 Aprile, Costituzione, giurisdizione


Il fascismo fu anche giurisdizione.


Fu il Tribunale speciale per la difesa dello Stato istituito nel 1926 (e ricostituito nella Repubblica sociale italiana) che inflisse agli antifascisti decine di migliaia di anni di reclusione, confino, sorveglianza speciale di polizia.


Fu il “servile e osannante conformismo” (parole di Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente) condiviso da una parte della magistratura e da buona parte delle “alte magistrature” immortalate nella cronaca dell’apertura dell’anno giudiziario del 1940 mentre acclamano il duce che riceve i capi degli uffici giudiziari a Palazzo Venezia.


La democrazia costituzionale esige che il quadro normativo che regola lo svolgimento della funzione giusrisdizionale non diventi lesione del ruolo costituzionale della giurisdizione; e che, nell’intera loro attività, i magistrati riescano a “essere la Costituzione” rifiutando il conformismo, non nelle sue ultime e drammatiche esternazioni ma sin dalle sue prime manifestazioni.

Comunicati

La riforma del Testo unico sulla dirigenza giudiziaria: un’opportunità da cogliere senza esitazioni


Magistratura democratica, ad esito di una elaborazione collettiva del gruppo, maturata nel tempo, offre alla riflessione delle istituzioni, della magistratura associata e di tutti i magistrati e i giuristi, una riflessione sull’attuazione del decreto legislativo n. 44 del 2024.


I compiti che il CSM dovrà svolgere per attuare la riforma della dirigenza giudiziaria consentono, se lo si vorrà, di dare strumenti per la trasparenza e la leggibilità delle scelte, che valorizzando la scelta di criteri generali piuttosto che di criteri sulla singola nomina, può consentire di combattere l’indispensabile battaglia contro il carrierismo e il clientelismo da troppo tempo rimandata.

Comunicati

Garanzia o interferenza?


La giornata delle cronache del mondo giudiziario si apre con la notizia di un ulteriore episodio di voto decisivo del Vice presidente del CSM, questa volta ago della bilancia nella nomina del Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

Comunicati

Carcere e gravidanza


È di questi giorni la notizia di una giovane donna tunisina, tratta in arresto a novembre per possesso di stupefacente, sottoposta a custodia cautelare presso la Casa circondariale di Sollicciano, in stato di gravidanza e costretta dopo quattro mesi ad abortire per motivi di salute.

Giornata internazionale delle donne in magistratura, 10 Marzo 2024

MEDEL celebra la Giornata del 10 Marzo, sottolineando ancora una volta l'impegno delle donne per la giustizia e per lo Stato di diritto.


Ovunque, le donne hanno portato un cambiamento democratico all'interno dei sistemi giudiziari: una nuova idea di uguaglianza che ha favorito il progresso della cultura dei diritti; una nuova concezione dell'apertura e della rappresentatività - e una maggiore legittimità democratica - dei sistemi giudiziari in tutto il mondo.